Foreign fighter, processo subito interrotto Non è di competenza della Corte d’Assise

Il 28enne Noussair Louati era stato fermato nell’aprile di un anno fa a Ravenna. Le carte ora sono state rimandate alla Dda di Bologna

Non è di competenza della Corte d’Assise il reato di cui deve rispondere, ossia l’essersi arruolato in un’organizzazione estera con finalità terroristiche, l’Isis, per fare «il jihad», con scriveva lui stesso su Fb. Per questo motivo il processo contro il primo presunto foreign fighter bloccato su suolo italiano sulla base della nuova legge in materia – il 28enne tunisino Noussair Louati – è stato subito interrotto.

Lo rivela un’agenzia dell’Ansa, che qui citiamo testualmente.

La Corte d’Assise di Ravenna ha accolto l’eccezione di competenza avanzata dalla difesa (avvocato Francesco Furnari) sulla base della pena massima prevista per l’imputazione (8 anni) e di quella per la quale la competenza diventa dell’Assise (sopra i 10 anni). La Corte ha rimandato le carte alla Dda di Bologna competente in materia di terrorismo.

Louati, che è in carcere, era stato fermato a Ravenna dalla Digos il 22 aprile 2015 nel quartiere Darsena, poco distante dall’abitazione dove aveva abitato con la compagna italiana.

Fino ad allora aveva cercato di raggiungere con ogni mezzo la Siria.

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