«L’infortunistica stradale non è competenza esclusiva della polizia municipale»

Il comandante sulla polemica per i tempi dei rilievi di un incidente: «La situazione permetteva di attendere il turno montante»

RAVENNA 14/07/17. ANDREA GIACOMINI, NUOVO COMANDANTE POLIZIA MUNICIPALE DI RAVENNA

Andrea Giacomini, comandante della polizia municipale di Ravenna dal 2017

«L’attività di infortunistica stradale sugli incidenti non è una competenza esclusiva della polizia municipale. Il codice della strada e le disposizioni del ministero dell’Interno la attribuiscono a diversi corpi tra cui anche la Municipale. Ma ci sono momenti nell’arco delle 24 ore in cui non siamo di turno con questo servizio e la copertura in caso di urgenze spetta alle altre forze dell’ordine». Il comandante dei vigili urbani di Ravenna, Andrea Giacomini, prova a fare chiarezza sulla polemica sollevata dalla consigliera comunale Samantha Tardi (Cambierà) a proposito dei ritardi con cui sono stati fatti i rilievi di un incidente tra uno scooter e una bici all’alba di domenica 16 luglio.

Il sinistro è avvenuto verso le 6.20 nei pressi dello svincolo tra viale Alberti e via Ravegnana. Tardi dice che i feriti sono stati subito soccorsi dal 118 ma l’intervento della Municipale è arrivato solo dopo le 7 con i mezzi rimasti a terra abbandonati. «La premessa necessaria è che l’esigenza di una persona coinvolta in un incidente è il soccorso sanitario e questo è stato tempestivo», attacca Giacomini. Che poi entra nel merito di ciò che compete al corpo al suo comando: «Tra le 6 e le 7 della domenica c’è un’ora in cui il servizio non è coperto perché i turni sono di sei ore e si è deciso di anticipare quello 1-7 in modo che nell’ora da mezzanotte all’una siano in servizio due pattuglie, quella smontante e quella entrante in una fascia oraria in cui le statistiche dicono che accadono più incidenti».

Il quartiere dell’incidente nell’orario dell’evento erano di competenza della polizia di Stato. «Per prassi si tende ad assegnare i rilievi sulle strade comunali alla Municipale. E così abbiamo fatto anche in questo caso, anche perché la questura ha comunicato che non aveva pattuglie disponibili da inviare. Trattandosi di un incidente di entità ridotta abbiamo ritenuto che attendere i 40 minuti per arrivare all’inizio del turno non avrebbe creato disagi ai diretti interessati. Come in effetti è stato: ho chiamato personalmente al telefono le due persone coinvolte nell’incidente per spiegare i motivi dei tempi del nostro intervento e le ho sentite piuttosto stupiti della mia telefonata, non erano affatto preoccupati dei tempi per i rilievi».

L’episodio, conclusosi senza gravi conseguenze, diventa però lo spunto per affrontare anche la gestione degli interventi: «Una regia comune fra tutte le forze sul campo sarebbe certamente utile, non si discute. Oggi gli interventi vengono svolti da chi riceve la telefonata. Se non ha personale a disposizione si cerca la collaborazione delle altre centrali operative».

Infine sull’abbandono dei mezzi una ulteriore precisazione di Giacomini: «Il codice della strada specifica che quando è possibile è dovere degli utenti della strada rimuovere i veicoli dalla sede stradale per mettere in sicurezza la viabilità. Questo a dimostrazione che i rilievi si possono fare dai segni sulle strade e sui mezzi. E i contenziosi per i risarcimenti competono ai periti delle assicurazioni».

La consigliera Tardi ha presentato un question time sulla vicenda. Per sapere: a chi spetta l’infortunistica stradale negli orari non coperti dalla Municipale, di chi è la responsabilità dell’accaduto, a chi spetterebbe la responsabilità in caso di eventuali furti o danni ai mezzi abbandonati.

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