Cagnoni aveva preso un investigatore e controllava il telefono della moglie

Il medico è accusato di omicidio. Lui discendente di storici armatori, la famiglia di lei operava nell’offshore. Il delitto in una villa degli anni ’30

I tre figli di sei, otto e undici anni sono stati uno stimolo per tentare di salvare il matrimonio decennale ma non è bastato: la 40enne aveva maturato l’intenzione di divorziare per ricominciare con un’altra relazione, il 51enne non voleva saperne e pare che fosse riuscito a intercettare il telefono della moglie ricorrendo anche a un investigatore privato che aveva scoperto l’esistenza di un altro uomo. In questo scenario è arrivato l’omicidio di Giulia Ballestri, uccisa a bastonate. L’accusato è Matteo Cagnoni, noto dermatologo. Sono dettagli che emergono dalle pagine de Il Resto del Carlino e del Corriere Romagna in edicola oggi.

Il cadavere, come noto, è stato ritrovato dalla polizia nella notte tra il 18 e il 19 settembre nello scantinato di una villa in via Padre Genocchi, a ridosso di uno degli accessi secondari dei giardini pubblici di Ravenna. Attualmente era disabitata perché i coniugi vivevano di fronte all’ex macello. Come i due siano arrivati lì, soprattutto lei, è ancora da definire. Il decesso viene collocato nelle 72 ore precedenti al ritrovamento. Dopo l’omicidio, secondo gli inquirenti, Cagnoni si è portato a Firenze con i tre figli a casa dei genitori. E lì è stato arrestato. Per il 21 settembre è previsto l’interrogatorio di garanzia.

Ancora dalla lettura dei quotidiani emerge il profilo della coppia. Chi li frequentava li descrive sereni e felici, all’apparenza. Entrambi di famiglie benestanti, eleganti e pacati, abituati a frequentare eventi mondani a cui soprattutto lui teneva molto. Il medico, laurea in Medicina a Firenze nel 1992 con 110 e lode, è discendente di una famiglia di armatori da cinque generazioni, il padre Mario è stato primario al Careggi di Firenze. Matteo, che in passato ha insegnato all’università del capoluogo toscano, era particolarmente orgoglioso delle sue amicizie e conoscenze altolocate e nel mondo dello spettacolo: le foto accanto a vip e personaggi noti, le ospitate in televisione sulla Rai come esperto di dermatologia o nei panni di autore di libri. Lei l’aveva conosciuto come sua paziente. Poi il corteggiamento e il matrimonio. I Ballestri sono proprietari di un’azienda che lavora nel settore offshore installando condutture subacquee.

Il teatro dell’omicidio è una villa signorile di mattoni facciavista, immersa in un grande giardino. A progettarla negli anni Trenta, su commissione della famiglia Cagnoni, fu l’architetto Giulio Ulisse Arata, lo stesso che disegnò il Palazzo della Provincia in piazza Caduti. L’immobile sorge nelle vicinanze della Loggetta Lombardesca.

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