Foto a 15 vetrine prima e dopo i saldi: «Un negozio su cinque trucca gli sconti»

Operazione della guardia di finanza: scarpe da 110 euro vendute con un ribasso della metà ma a dicembre costavano 55 euro

Su un totale di quindi negozi controllati, in tre casi il prezzo base dei prodotti indicato a gennaio, dopo l’avvio di saldi, è risultato gonfiato rispetto a quello che era stato esposto nel mese di dicembre, con l’effetto di vanificare lo sconto. È il risultato dell’operazione Saldi Sicuri condotta dalla guardia di finanza in provincia di Ravenna con una serie di controlli negli esercizi commerciali per verificare il rispetto della normativa nazionale e regionale in materia di commercio e vendite promozionali.

Nel periodo prenatalizio i Finanzieri hanno scattato alcune fotografie alle vetrine dei negozi e dopo il 5 gennaio sono nuovamente passati davanti alle stesse vetrine controllando i prezzi esposti e le percentuali di sconto applicate. In un caso un paio di scarpe che a dicembre era venduto a 55 euro, con i saldi di gennaio è risultato avere un prezzo di partenza di 110 euro ed uno sconto del 50 percento: il prezzo finale delle scarpe era dunque sempre lo stesso (55 euro) e lo sconto dichiarato era inesistente. In altri casi, invece, lo sconto è stato semplicemente limato, rendendo il prezzo finale di acquisto dell’articolo appena più basso di quello pre-saldi, ma comunque superiore a quello che sarebbe dovuto essere se il saldo fosse stato reale.

I commercianti che hanno truccato i prezzi ed applicato saldi taroccati – i cui nomi non sono stati diffusi dalle Fiamme Gialle – sono stati multati dalla Finanza e dovranno corrispondere una sanzione amministrativa, da versare nelle casse del Comune ove ha sede l’attività commerciale, fino ad un massimo di 3.098 euro.

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