Via ai lavori per riportare lo storico locale sul molo. Farà anche ristorazione ma senza la terrazza che sognavano i proprietari
Dopo la demolizione il Baretto, come esercizio, non ha cessato di esistere: l’attività si è spostata prima su viale Lungomare, di fronte a Marinara, e poi è tornato in zona faro, con una nuova struttura ricavata nel retro del parcheggio. Raffaele e Alberto Moretti sono i fratelli che gestiscono il locale dal 1997, insieme ai genitori e alla moglie di Raffaele, Simoena: «Noi non abbiamo mai abbandonato l’idea di tornare dove eravamo prima, anche perché l’Autorità portuale si è comportata in maniera molto corretta: ci diceva che era solo questione di tempo ma che prima o poi avremmo avuto questa possibilità».
La clientela affezionata pronta a tornare non manca: negli anni dell’esilio forzato si è accontentata delle foto che ingiallivano e venivano pubblicate sui social. Immagini che mostravano una banchina piena di vita.
Sarà ancora così? Marina, in fondo, è cambiata molto. I titolari lo sanno e spiegano: «Di certo con lo spostamento ci aspettiamo un aumento della clientela rispetto a quella che abbiamo ora. Non sappiamo però se si tornerà ai numeri di allora». Il flusso di turisti in paese è nettamente minore rispetto a nove anni fa e a mancare potrebbe essere il giro della movida notturna che nel 2008 arrivava fino alla palizzata: «Veniva chi frequentava le discoteche, prima o dopo la serata. In tanti, ad esempio, andavano all’Hemingway», il locale raso al suolo con la costruzione di Marinara. La ristorazione, però, potrebbe attirare nuova clientela. Resta poi da vedere cosa fare con l’edificio, su terreno demaniale ma di proprietà della famiglia Moretti, in cui si trova oggi il Baretto: «Non lo sappiamo – ammettono i titolari – potremmo darlo in affitto ma è una questione che ci porremo più avanti». Come dire: dettagli, rispetto ad un ritorno lungo nove anni.