Delitto Ballestri, depositata l’autopsia «Si è difesa, morta dopo lunga agonia»

Il killer l’ha inseguita. Le tracce di caffè nello stomaco fissano l’ora della morte a metà mattina del 16 settembre

La morte di Giulia Ballestri – la 40enne ravennate trovata massacrata nella villa della famiglia del marito, il noto dermatologo Matteo Cagnoni ora in carcere con l’accusa di omicidio – è avvenuta verso le 11 del 16 settembre al termine di una lunga aggressione da parte del killer in cui ha cercato di difendersi parando i colpi con le braccia e provando a scappare senza riuscirci perché inseguita per casa e poi trascinata nello scantinato. In buona sostanza è la sintesi della perizia dei medici legali depositata nei giorni scorsi e riportata nelle edizioni odierne dei due principali quotidiani locali.

I medici legali Franco Tagliaro e Federica Bartolotti hanno ricostruito gli ultimi istanti di vita della donna, stimando che l’aggressione possa essere durata in tutto svariate decine di minuti. La mancanza di un colpo mortale ha infatti prolungato l’agonia della donna, che ha tentato di difendersi come evidenziato dai lividi sulle braccia. L’assassino avrebbe agito impugnando un bastone di legno di circa 50 cm.

Per fissare l’orario della morte invece sono state determinanti le tracce di caffè nello stomaco. Al mattino del 16 settembre la donna ha fatto colazione in una pasticceria di Ravenna con il marito e poi sono andati insieme alla villa di via Genocchi. Il corpo, come noto, verrà ritrovato solamente la sera del 18 settembre dopo due giorni di ricerche scattate quando il fratello non è riuscito a contattare la donna.

A questo punto, a sei mesi dall’arresto del marito, le indagini sembrano arrivate a conclusione. La procura è sempre più convinta che ad agire sia stato il marito che invece continua a professarsi innocente.

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