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Ancora polemiche per lo spettacolo gay-friendly. «Bisogna ringraziare chi investe»

L’assessore Costantini interviene nel dibattito. E continua il botta risposta tra organizzatori e pro loco

«Un gay pride finanziato con soldi pubblici», avevano tuonato Lega Nord e associazioni cattoliche. L’obiettivo era il Marina Love Parade, la festa (finanziata anche dal Comune con 15mila euro per entrambi gli appuntamenti di venerdì e sabato, provenienti dagli introiti della tassa di soggiorno) che per il secondo anno consecutivo ha caratterizzato la Notte Rosa di Marina di Ravenna, con animazione a cura dello staff di Muccassassina, una delle serate gay più note in Italia.

Una scelta che non pare essere piaciuta troppo neppure alla pro loco della località che si è lamentata pubblicamente per non aver messo in campo il venerdì un evento in grado di essere una vera attrazione turistica. «Trovo una cosa spiacevole – commenta l’assessore al Turismo del Comune Giacomo Costantini – che chi dovrebbe avere a cuore la promozione della località intervenga per criticare imprese che investono (l’iniziativa è organizzata da Marina Flower, associazione che riunisce imprenditori del paese e della spiaggia di Marina, ndr). Bisognerebbe invece saper dire grazie. E magari dare consigli in separata sede. Credo sia stato uno spettacolo educato e divertente, con molte famiglie presenti. Non tanta gente come il sabato (per il concerto dei Soul System, ndr) ma in generale il venerdì Marina era più “scarica” e senza Muccassassina la piazza sarebbe rimasta praticamente vuota. È stato un modo per declinare con leggerezza il tema dell’amore che da sempre caratterizza la Notte Rosa».

Nel frattempo registriamo l’intervento delle associazioni di categoria a difesa di Marina Flower in replica alle esternazioni del presidente della pro loco sul Carlino e la contro-risposta da parte della stessa pro loco, a questo link.