Abusi sui minori, i vescovi lanciano un percorso di formazione per prevenirli

Lo annuncia una lettera firmata anche dall’arcivescovo di Ravenna Lorenzo Ghizzoni in cui si invitano le comunità a digiunare e pregare condividendo la preoccupazione del Papa

Ghizzoni Miss Martiri

Monsignor Lorenzo Ghizzoni, vescovo di Ravenna

In una lettera ai preti della diocesi i vescovi dell’Emilia condividono la preoccupazione del Papa per gli abusi sessuali compiuti dai sacerdoti. Tra i firmatari c’è anche l’arcivescovo di Ravenna-Cervia monsignor Lorenzo Ghizzoni. «Condividiamo – si legge nella lettera – la grande preoccupazione e il dolore espresso da papa Francesco». L’invito è quello di «leggere e meditare» nelle parrocchie, nei consigli pastorali e nei gruppi di famiglie.

«L’impegno a combattere gli abusi sui minori e sulle persone vulnerabili, sia di potere che sulla coscienza che sessuali, da parte di chierici o di laici nella Chiesa, nella società e nelle famiglie, ci deve vedere uniti. Uniti nella preghiera e nella penitenza, perché le sofferenze delle vittime, che non si cancelleranno, siano condivise e non si ripetano». Un tema, quello degli abusi sui minori, che nella diocesi di Ravenna è stato particolarmente sentito a causa del caso di don Giovanni Desio,  ex parroco di Casal Borsetti condannato proprio per atti sessuali con minori.

«Nessuno deve essere coperto o giustificato, qualsiasi ruolo svolga. Il bene dei minori e dei più deboli deve stare sopra a tutto. Molto dipenderà dai genitori, dagli educatori, dagli insegnanti, dai sacerdoti, dai catechisti: la cura, la protezione, la vigilanza, la formazione propria e dei ragazzi o degli adolescenti, deve creare ambienti e atteggiamenti di vera tutela e deve portare i minori a imparare a difendersi, a reagire, trovando adulti accoglienti e pronti ad ascoltarli e a intervenire». I preti dell’Emilia-Romagna annunciano di aver «già predisposto un percorso di formazione che permetterà di avere in ogni diocesi alcune persone (quasi tutti laici e laiche) che potranno essere referenti e promotori dei cammini diocesani di formazione e prevenzione per la tutela dei minori».

I vescovi invitano « le comunità cristiane in questo inizio dell’anno pastorale a creare occasioni di preghiera e digiuno, di riflessione, di penitenza, per essere uniti al nostro Papa Francesco nel suo indiscusso impegno a fare verità e giustizia dentro e fuori la Chiesa. E rinnoviamo il pieno e filiale sostegno al suo servizio fondamentale alla comunione».

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