Distaccare le opere dello street artist francese è costato 8.500 euro. Ma le piastrelle con i piccoli alieni sono riapparse dopo pochi mesi
Ora la lista civica torna alla carica: «La speranza che i due mosaici fossero definitivamente rimossi si è spenta proprio di recente, quando improvvisamente, a distanza di pochi mesi dalla loro rimozione, le piastrelle sono riapparse nei medesimi monumenti e ricollocate a pochi centimetri dalla posizione iniziale».
Nulla – dice il consigliere del consiglio territoriale centro storico Stefano Donati – «peraltro emerge nella deliberazione circa la necessaria acquisizione del parere favorevole da parte della Soprintendenza per i Beni architettonici, come avvenne nel 2006 e nel 2010 per altre opere di restauro effettuate sui medesimi monumenti».
Oltre «al danno dello sfregio provocato ai monumenti, la cittadinanza ha dovuto subire la beffa di dover pagare il restauro di tasca propria, e solamente per spostare le piastrelle dal fregio di marmo su cui erano state indebitamente installate al mattone di pietra soprastante. Siccome questa decisione configura un danno erariale, l’amministrazione comunale ha però l’obbligo di imporne il risarcimento a chi ne è stato responsabile, salvo essa stessa doverne rispondere, nelle persone degli amministratori che hanno approvato la deliberazione». Il caso arriverà anche in consiglio comunale. La richiesta? « Sindaco e assessori, se proprio vogliono esonerare Invader dall’obbligo di risarcire il danno prodotto alla comunità, paghino coi soldi propri, non dei cittadini».