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Lavori a Lido di Dante per difendere costa e pineta. In arrivo pure percorsi sospesi

Si tratta del primo di due stralci, da due milioni e mezzo di euro, finanziato da Eni

Nella zona sud del litorale di Lido di Dante sono iniziati I lavori finalizzati alla difesa della costa e della pineta Ramazzotti, per un ammontare complessivo di due milioni e mezzo di euro.

Si tratta del primo di due stralci di un più ampio progetto, del valore complessivo di 5,8 milioni, che interessa la zona tra Lido di Dante e Lido di Classe, comprese la foce del Bevano e le zone umide adiacenti.

Il primo stralcio prevede la realizzazione di opere finalizzate alla protezione e difesa della zona sud di Lido di Dante, tratto antistante la pineta Ramazzotti, fino alla foce del torrente Bevano, sia mediante la realizzazione di una nuova difesa rigida in continuità a quella esistente che si protenderà per circa 600 metri verso sud, sia mediante la realizzazione di un “send motors” utilizzando circa 100.000 metri cubi di sabbia a formazione di una barra sommersa che servirà appunto ad alimentare tutta la spiaggia emersa antistante la pineta Ramazzotti.

Il progetto prevede inoltre la realizzazione di un percorso confinato che consenta, tramite visite guidate, di raggiungere due “affacci al mare” (percorsi sospesi che attraversano la duna esistente affacciandosi sulla spiaggia), in modo tale da poter ammirare questo paesaggio pressoché unico senza disturbare la natura circostante; considerata l’importanza naturalistica della zona, tutte le attività necessarie verranno eseguite nel rispetto del periodo di nidificazione. Verrà anche rinforzato un tratto dell’argine esistente a protezione della pineta Ramazzotti dall’ingressione marina.

L’ultimazione dei lavori, “fatte salve eventuali sospensioni oggi non prevedibili”, è prevista prima dell’inizio della stagione turistica 2019.

Gli stralci successivi riguarderanno l’individuazione di percorsi obbligati finalizzati all’attraversamento del Bevano, la delimitazione di aree ritenute vietate e l’installazione di cartellonistica.

I lavori sono finanziati con fondi Eni e l’intero progetto è frutto di un’intesa sottoscritta da Comune, Regione, Ente di gestione per i parchi e la biodiversità Delta del Po e Università di Bologna (sezione di geologia del dipartimento di scienze biologiche geologiche ambientali), in collaborazione e col supporto dei Carabinieri per la tutela della biodiversità e parchi – ufficio territoriale di Punta Marina.