L’analisi del meteorologo Pierluigi Randi. Il mese di dicembre appena terminato è stato il più mite dal 1950
Randi sottolinea come si sia registrata in dicembre un’anomalia di temperatura media di 2,7 gradi in più rispetto a quella degli ultimi trent’anni del secolo scorso.
«Ma non scherza nemmeno l’intero anno solare 2019 – continua Randi, in un post pubblicato su Facebook –, che si piazza al secondo posto come più caldo (sempre dal 1950, ma potremmo arretrare ben oltre) dopo il 2014, e in compagnia del 2018. Le anomalie di temperatura media stazzano sui +1,8°C (2014) e +1,5°C (2019-2018), anche queste “fuori dai coppi”».
Le annate romagnole più calde – sottolinea il meteorologo – sono, in ordine: 2014, 2019, 2018, 2017, 2015 e 2016; «tutte le più recenti».
«Dal 2014 le anomalie di temperatura media annua superano costantemente il grado, ovvero per 6 anni consecutivi, mai successo prima, e nel contempo da tre anni consecutivi l’anomalia risulta pari o superiore ad 1,5°C. Direi che può bastare per rendere l’idea», termina il post che Randi ha pubblicato sulla sua pagina Facebook.