Dante 2021: in dicembre apre il nuovo museo. Nel 2021 un concorso per piazza Caduti

In primavera inaugurerà invece Casa Dante, bookshop con anche una sezione permanente con opere degli Uffizi

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L’ingresso di quella che diventerà Casa Dante

Nessuna rivoluzione urbanistica in arrivo per il settimo centenario della morte di Dante Alighieri, ma alcuni interventi strutturali che resteranno anche dopo il 2021 nella cosiddetta “zona del silenzio” di Ravenna.

In primis il restauro della Tomba di Dante e del Quadrarco di Braccioforte, che verranno inaugurati dal Presidente della Repubblica il 5 settembre (a questo link il programma).

E poi il riallestimento del Museo Dantesco, inaugurato proprio in occasione del sesto centenario del 1921 e che riaprirà i battenti in dicembre come Nuovo Museo Dantesco, con esperienze multimediali e interattive e un appeal di livello internazionale – assicurano dal Comune – che finora non ha mai avuto. A fronte di un investimento di quasi 300mila euro che ha visto collaborare Regione, Comune, Centro Dantesco e Fondazione della Cassa di Risparmio, che lo ospita nei “suoi” chiostri francescani, a pochi passi dalla Tomba. Il progetto – redatto dal comitato scientifico composto dal direttore della Classense Maurizio Tarantino, dal direttore artistico del festival Dante2021, Domenico De Martino, e dal noto dantista Giuseppe Ledda – è stato affidato tramite bando pubblico allo studio “3più1” di Roma.

E sarà possibile gustare un’anteprima del nuovo museo con la riapertura parziale al pubblico del 16 ottobre, quando verrà esposto (nella saletta multimediale al piano terra) la prima opera della serie di prestiti a cadenza annuale in arrivo dalla Galleria degli Uffizi di Firenze.

Ma la più grossa novità sarà rappresentata dall’apertura nella prossima primavera di Casa Dante, a pochi passi dallo stesso museo, nell’attuale Casa Farini, nota ai ravennati soprattutto per l’emeroteca (che verrà totalmente “assorbita” dalla vicina Classense). Qui verrà realizzato (a fronte di un investimento simile a quello per il Museo Dantesco) uno spazio polifunzionale con tanto di corte e giardino, libreria, bookshop e una parte dedicata al design, con il brand Dante, legato a Ravenna, che potrà così finalmente essere sfruttato come nei più moderni musei.

Novità nella novità: in seguito all’accordo di cui sopra con gli Uffizi, a Casa Dante ci sarà anche una sezione permanente dedicata alla pittura ottocentesca a tema dantesco, con opere in deposito a lungo termine (5 anni) in arrivo sempre da Firenze (oltre ad alcuni pezzi che non troveranno più spazio nel vicino museo Dantesco con il nuovo riallestimento).

Si sono invece allungati i tempi per la riqualificazione di piazza Caduti (che nel frattempo è stata già oggetto di una sistemazione complessiva anti degrado), con l’obiettivo ambizioso che resta sempre quello di realizzare un nuovo ingresso sulla piazza della biblioteca Classense. Un intervento che priverebbe la scuola Damiano Novello di alcuni spazi, eventualità questa naturalmente da evitare in piena emergenza Covid. «Nel 2021 – ci dice quindi il sindaco Michele de Pascale – promuoveremo un concorso di idee di progettazione, sperando poi di poter partire con i lavori nel 2022 senza più la spada di Damocle dell’epidemia. Nel concorso ci sarà anche la possibilità di rivedere la viabilità della piazza, dove nel frattempo abbiamo già previsto la soppressione della fermata del bus sul lato del palazzo Ina».

La chiusura delle celebrazioni, nel settembre del 2021, coinciderà infine a Ravenna con l’avvio della Biennale del Mosaico che impreziosirà la zona dantesca con un percorso di alcune installazioni musive permanenti, che avranno così anche il compito di ricordare in futuro a ravennati e turisti il 2021 dedicato al Sommo Poeta.

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