«Nonostante fosse seduta al banco, con le postazioni regolarmente distanziate». E ora c’è anche il problema delle finestre chiuse…
A riaccendere la polemica – in particolare nelle chat dei genitori, che si stanno organizzando per una protesta comune – anche la notizia di una nota disciplinare che una professoressa ha inflitto a una studentessa, rea di essersi tolta la mascherina. «Mia figlia era seduta al banco durante la lezione – ci racconta la mamma, da noi contattata – e si è vista ricevere una nota dopo aver chiesto più volte, invano, di potersi abbassare la mascherina perché le mancava il respiro». Nella nota pubblicata sul registro elettronico, la professoressa parla infatti di “tantissimi richiami” e scrive che la ragazza se la sarebbe tolta «per specchiarsi in uno specchietto tascabile».
«Ora c’è poi anche il problema delle finestre – continua la maestra –, le linee guida prevedono che debbano restare aperte più possibile, ma ora alla Don Minzoni le fanno tenere chiuse perché un ragazzo si sarebbe fatto male, sbattendoci contro la testa. Quindi nella classe di mia figlia ora tutti con la mascherina, con le finestre chiuse e un gran caldo, in 29 in un’aula. Un inferno».
Anche il sindaco, interpellato per un’opinione sul caso, ha sottolineato come, «una volta garantito il distanziamento tra i banchi, gli studenti hanno il diritto di abbassarsi la mascherina durante le lezioni». Indicazioni ribadite nei giorni scorsi tra l’altro dall’assessore regionale e anche dalla ministra Azzolina.