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Carradori (dg Ausl): «Non è previsto che l’ospedale di Lugo torni Covid Hospital»

Il dirigente è intervenuto in consiglio comunale per una seduta straordinaria sul tema sanità

L’ospedale di Lugo

Non è previsto che l’ospedale Umberto I di Lugo torni a essere Covid Hospital come la scorsa primavera. Lo ha affermato Tiziano Carradori, direttore generale dell’Ausl Romagna, intervento in consiglio comunale a Lugo per una riunione straordinaria dedicata alla sanità.

Carradori ha ribadito quanto già evidenziato anche in altri incontri istituzionali, e cioè l’impegno dell’attuale direzione a valorizzare l’ospedale di Lugo come importante tassello della rete ospedaliera dell’Ausl Romagna. «Il presidio ospedaliero di Lugo risponde al 90 percento delle esigenze di salute del bacino territoriale di riferimento, mentre il restante 10 percento è costituito da prestazioni per le quali è appropriata la centralizzazione dei pazienti in strutture di livello superiore. L’’Umberto I’ rappresenta un elemento di governo dell’offerta di salute distrettuale e tale continuerà ad essere». Il direttore ha assicurato che nella struttura torneranno le specialità che temporaneamente erano state spostate per far fronte all’emergenza.

Sul fronte degli incarichi, Carradori ha spiegato che «al momento del nostro insediamento, il primo luglio, abbiamo trovato 55 primariati vacanti (a livello romagnolo, ndr): stiamo lavorando per coprirli poiché vogliamo superare tutte le situazioni di interim e facenti funzioni. È chiaro che ci vorrà del tempo. Questo riguarda ovviamente anche l’ospedale di Lugo per quanto riguarda sia la direzione medica che i primariati».

Quindi il punto sulle progettazioni ospedaliere: già operativo il Laboratorio a risposta rapida mentre il pronto soccorso è stato attrezzato con una nuova diagnostica radiologica; terminato entro l’anno il Padiglione D (circa 5 milioni di euro) con nuova Dialisi, Otorino, Oculistica, endoscopia digestiva. Sono inoltre previsti interventi di ampliamento e riorganizzazione del Pronto soccorso, per la conversione di 4 posti letto in terapia semintensiva e l’implementazione di ulteriori 4 posti di terapia intensiva portando la dotazione totale a 10, cui seguirà la completa ristrutturazione del reparto. Sono inoltre in fase di progettazione opere per la riorganizzazione e ristrutturazione di alcune sedi di servizi territoriali quali la neuropsichiatria infantile, il consultorio e il centro di salute mentale, oltre alla seconda Casa della Salute.