Il reparto di Oncologia ha un nuovo ecografo dopo una raccolta fondi di 43mila euro

Lo strumento in dotazione all’equipe del dottor Dazzi dal 1996 all’Umberto I era diventato obsoleto e l’impegno dello Ior ha permesso di acquistare un nuovo apparecchio utile sia in fase di diagnosi che di intervento

Ecografo 2Si utilizza nella pratica clinica di tutti i giorni, utile sia in fase di diagnosi che di intervento: il Day Hospital Oncologico dell’ospedale “Umberto I” di Lugo da oggi, 6 febbraio, dispone di un nuovo ecotomografo “Canon Aplio 300”, macchinario di ultima generazione del valore di 42.700 euro. La donazione è stata il risultato di un gioco di squadra tra Ausl Romagna, Istituto oncologico romagnolo (Ior) e varie importanti realtà del territorio che hanno mostrato grande disponibilità e sensibilità quando l’equipe guidata dal dottor Claudio Dazzi ha manifestato questa esigenza, organizzando a vario titolo iniziative di raccolta fondi che hanno portato a raggiungere l’obiettivo dell’acquisto nel giro di pochi mesi. Stamani si è tenuta la cerimonia di consegna.

Quale contributo porterà il nuovo strumento all’equipe di Oncologia di Lugo lo spiega lo stesso Dazzi: «L’utilizzo di questa tecnologia avviene nella pratica clinica di tutti i giorni sin dal giugno del 1996 in varie situazioni particolari. In primis è una strumentazione diagnostica, che ci consente di valutare le lesioni non solo alla mammella ma anche linfonodali, tiroidee, epatiche e a carico dei tessuti molli. Con l’ecografo possiamo anche seguire l’andamento di queste lesioni durante il trattamento medico, per capire se la direzione intrapresa sia quella giusta e magari evitare un eccesso di esami più approfonditi, come Tac e Pet. Ce ne serviamo inoltre nella fase interventistica, come guida in alcune manovre quali paracentesi e toracentesi, manovre che senza l’utilizzo dell’ecografo vedono il rischio di pneumotorace aumentare di circa il 20%. Infine, la strumentazione ci serve anche nel trattamento di alcune lesioni benigne. Questo dà un’idea di quanto sia utile questa apparecchiatura per la nostra attività. L’ecografo di cui disponevamo era oramai obsoleto: la donazione che riceviamo si distingue per la nitidezza dell’immagine, aiutandoci così in maniera importante sia in fase diagnostica che interventistica».

Ecografo LugoDazzi ha voluto ringraziare lo Ior, che in questo caso si è sdoppiato nel ruolo di benefattore e di collettore delle varie offerte giunte da privati ed associazioni, e ha citato alcune delle realtà che hanno contribuito: «Gli amici dell’Associazione Sagra del Tortellone Sanpatriziese; il Pedale Bianconero, che in occasione della “Camminata Rosa” sono riusciti a raccogliere settemila euro in una sola serata; la Banca di Credito Cooperativo filiale di Lugo; il Lions Club Lugo; e gli Amici del Forno di Villanova di Bagnacavallo. Tra i privati penso meriti una menzione d’onore la dottoressa Rossana Massabetti, che con il suo compleanno ha raccolto 2.500 euro a sostegno dell’iniziativa».

Il direttore generale dello Ior, Fabrizio Miserocchi, ci ha tenuto a specificare come «questa piccola cerimonia celebra un bell’esempio di economia civile e partecipata al servizio della cittadinanza del territorio. Le eccellenze vengono riconosciute dalle persone: quando realtà di alto livello come l’equipe del dottor Dazzi e lo Ior si uniscono per il bene dei pazienti, riescono a trascinare e a far mobilitare altre belle realtà che ne riconoscono la qualità d’assistenza e dei servizi».

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