Un corso di lingua dei segni per alunni e docenti di una classe delle medie

L’apprendimento della Lis ha permesso di condividere esperienze, conoscenze ed emozioni, avvalendosi costantemente dell’espressione del volto e dell’uso del corpo

Pexels Kevin Malik 9017412Gli alunni e i docenti della classe 1A delle scuole medie “Luigi Varoli” di Cotignola hanno potuto sperimentare la Lis, Lingua dei Segni italiana, come funzionale mezzo di comunicazione visivo tra persone sorde e udenti ma anche tra udenti con particolari bisogni comunicativi ed educativi.

Il progetto che si chiama “InSegniAmo”, avviato a gennaio e conclusosi a maggio 2023, ha visto un corso di formazione di 18 ore grazie alla collaborazione con la sezione provinciale di Ravenna dell’Ente nazionale Sordi. L’obiettivo è stato quello di sensibilizzare i partecipanti a una conoscenza basilare della lingua dei segni. L’apprendimento della Lis ha permesso a ragazzi e docenti di condividere esperienze, conoscenze ed emozioni, avvalendosi costantemente dell’espressione del volto e dell’uso del corpo. La conoscenza e l’utilizzo di questa lingua hanno contribuito, inoltre, a consolidare la memoria visiva e la coordinazione motoria con un effetto positivo sulla padronanza dello schema corporeo, sulla motricità fine e su tutti gli aspetti legati all’attenzione.

Il progetto ha avuto una forte valenza inclusiva: il percorso intrapreso ha infatti permesso a ragazzi e docenti di acquisire una visione più ampia della storia e della cultura sorda e di riflettere sull’importanza della comunicazione e sulla necessità di adattarla alle caratteristiche degli interlocutori e del contesto per permettere un reale incontro e scambio con l’altro.

L’apertura degli ultimi due incontri del progetto alle famiglie degli alunni e ad alcuni enti territoriali ha contribuito a costruire una comunità scolastica accogliente, partecipata e in dialogo con le diverse realtà territoriali; un luogo dove ciascuno ha trovato la possibilità di crescere e di formarsi insieme.

«La scuola Varoli negli ultimi anni ha intrapreso percorsi che abbracciano più fronti – dichiara Barbara Nannini, assessora alle Politiche sociali del Comune di Cotignola -. Dagli investimenti in nuove attrezzature e laboratori all’apertura sempre maggiore a ciò che succede in paese, fino a progetti educativi come questo, che promuovono l’inclusività con azioni concrete. La nostra scuola continua a essere un luogo di educazione e crescita che permette di acquisire anche competenze trasversali che accompagnano la persona nella sua formazione e arriva fino alle famiglie e alla comunità».

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