L’autovelox di Mezzano fa 6mila multe al mese. Ancisi: «Si può pagare solo la prima»

Il consigliere comunale cita un recente articolo del codice della strada, per i casi di sanzioni accumulate

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L’autovelox installato dal Comune di Ravenna a Mezzano – lungo la Reale, in prossimità del chilometro 141 – ha fatto oltre 18mila multe in tre mesi, di cui circa l’80 percento nei confronti di automobilisti che facevano tra i 55 e 60 km all’ora.

Lo rivela il consigliere Alvaro Ancisi di Lista per Ravenna, dati ufficiali alla mano, che parla di «una specie di strage degli innocenti». Ancisi riporta le lamentele di molti automobilisti che di multe ne hanno raccolte una serie, avendo ricevuto la notifica circa un mese dopo la prima, singola, infrazione (il codice della strada prevede comunque un tempo limite di 90 giorni).

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«L’autovelox di Mezzano – attacca Ancisi – è stato posizionato nella periferia sud del paese in un punto dove non è facile percepire il passaggio dal limite dei 70 km/h a quello dei 50 in vigore in quel centro abitato, come in ogni altro. Aggrava la mancata percezione il fatto che, molto spesso, a tutte le ore, le auto arrivano in lunga fila nel paese, insieme a numerosi mezzi pesanti tipici di una superstrada, marciando forzatamente, essendo sconsigliabili i sorpassi, tra i 60 e i 65.  Venendo da sud verso il paese, si vedono a destra solo dei campi e a sinistra una larga pista ciclabile, con le prima case situate solo sul retro. Venendo da nord, il primo cartello indicatore di “velocità controllata elettronicamente” è praticamente coperto dal fogliame di un albero. Dall’una e dall’altra parte non è presente alcun cartello a colori col limite dei 50 appena superato quello, molto meno evidente, dell’autovelox».

Ancisi invita poi il Comune a rendere noto pubblicamente come i cittadini che abbiano compiuto violazioni reiterate della stessa fattispecie con la propria auto possano beneficiare, dopo aver pagato la prima multa, del diritto, stabilito dall’articolo 192-bis del codice stradale, di non pagare quelle successive non ancora notificate, versando per ciascuna soltanto le spese modeste di notifica. Si tratta del decreto legge n. 68 del governo Draghi, entrato in vigore nell’agosto del 2022 che Ancisi cita: «Nel caso di accertamento di più violazioni senza contestazione immediata, l’illecito amministrativo oggetto della prima notifica assorbe quelli accertati nei novanta giorni antecedenti alla medesima notifica e non ancora notificati […], fermo restando il pagamento delle spese di accertamento e notificazione relative a ciascuna violazione».

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