mercoledì
09 Luglio 2025
sociale

La cooperativa Il Solco chiude il bilancio con un aumento del 10,8 percento sul 2022

Nonostante la crescita del fatturato, il 2023 non è stato un anno facile per l'associazione, tra i danni causati dall'alluvione e la fusione tra due realtà del gruppo 

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Assemblea Solco (1)

Chiusura di bilancio per il Consorzio Solco Ravenna: l’associazione che unisce 15 cooperative sociali in tutta la Romagna annota un valore della produzione di oltre 51 milioni e 300mila euro, in crescita del 10,8 percento rispetto al 2022.

Durante l’assemblea è stata anche riconfermata la presidenza di Antonio Buzzi, che sottolinea: «La nostra è una squadra che si è costruita nel tempo e che oggi è capace di dare risposte e supporto all’imprenditoria della cooperazione sociale. Il nostro compito più grande è garantire il futuro a queste imprese richiamando giovani verso questo lavoro e trovando soluzioni ai nuovi bisogni della società».

Sulla crescita registrata nell’ultimo anno interviene invece il direttore Giacomo Vici: «Il 2023 si è chiuso positivamente, tanto da darci la possibilità di erogare un ristorno di 70mila euro alle nostre cooperative associate. L’aumento del valore della produzione è dovuto all’entrata di nuove cooperative nel gruppo e allo sviluppo di nuovi servizi, in particolare quelli riguardanti l’housing sociale. Oggi oltre alle 15 cooperative associate, il nostro Consorzio rappresenta 2400 lavoratrici e lavoratori e raggiunge in maniera diretta con i propri servizi più di 4000 persone».

Nonostante la forte crescita numerica, il 2023 è stato per molti aspetti un anno difficile, caratterizzato dai danni causati dall’alluvione alle strutture (due fra tutte l’Asilo Azzaroli di Sant’Agata e la Comunità psichiatrica Villanova a Ravenna) dalla delicata gestione e dal coordinamento delle donazioni ricevute e dalla fusione delle cooperative Il Mulino e La Pieve. «I momenti che attraversiamo sono estremamente complessi, ma è proprio in questi momenti che il Consorzio si dimostra uno strumento utile e forte per il futuro delle imprese sociali. – ricorda Buzzi – Le sfide più importanti sono il garantire stabilità economica alle cooperative i cui servizi dipendono dalle amministrazioni pubbliche e dalle risorse delle famiglie, e il progettare servizi sempre più innovativi»

I servizi su cui il Consorzio sta investendo di più in termini di innovazione e progettazione riguardano l’assistenza domiciliare, l’inclusione delle persone fragili nel mondo del lavoro e l’abitare sociale.

«Il nostro obiettivo è allargare ancora di più il ventaglio di partner al fine di creare attorno alle famiglie e ai caregiver una rete di supporto e accompagnamento all’autonomia – prosegue il presidente – con il contratto collettivo nazionale della cooperazione sociale entrato in vigore a febbraio di quest’anno abbiamo dimostrato come la cooperazione creda nella contrattazione collettiva e nei rapporti con i sindacati. Per troppo tempo stipendi troppo bassi sono stati corrisposti alla responsabilità dei nostri operatori. La sfida è che ora anche le amministrazioni pubbliche e i cittadini comprendano l’importanza del lavoro sociale e il bisogno di valorizzarlo, perché è da questo lavoro che si costruisce la qualità della vita delle persone e delle comunità nel prossimo futuro».

Durante l’incontro, l’assemblea del consorzio ha anche eletto il nuovo consiglio d’amministrazione, di cui fanno parte, oltre al presidente Buzzi, Loredana Miceli, Erika Naldoni, Francesca Battistini, Cristina Ricci, Pier Domenico Laghi, Laura Gambi, Marco Bandini, Serafino Ferrucci, Francesco Biondini, Christian Bartoletti, Maurizio Casadei, Enrico Pisanu, Anna Rosa Dagostino, Davide Benini.

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