domenica
24 Agosto 2025
eventi

Tre giorni di laboratori e spettacoli per unire arte e inclusività

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Torna a Ravenna la rassegna di Nerval Teatro per esplorare l’inclusione sociale delle persone disabili attraverso la performance

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Ilaria Scarpa – Attraversamenti

Torna a Ravenna la secondaedizione della rassegna “L’arte che include”, organizzata a Ravenna da Nerval Teatro. Una tre giorni di laboratori gratuiti per esplorare la relazione tra arte e disabilità, inclusione sociale e accessibilità. 

Gli appuntamenti coinvolgeranno vari luoghi della città (dalle Artificerie Almagià alla Classense, passando per Teatro Lo Zodiaco, via Mattei e via Baccarini) dal 20 al 22 novembre. 

Il primi due appuntamenti si svolgeranno al Teatro Lo Zodiaco: si parte con un incontro dedicato alle audiodescrizioni come strumento per rendere accessibile il teatro alle persone con disabilità visiva (a cura di Giuseppe Comuniello e Camilla Guarino) e con un laboratorio sulla Lingua dei Segni (a cura di Marian Manea, in collaborazione con l’Ente Nazionale Sordi di Ravenna).

In programma, alle Artificerie Almagià,  anche due spettacoli – il primo di danza il 21 novembre, il secondo di prosa il 22 novembre – che guardano all’arte come strumento di inclusione: I versi delle mani di Marta Bellu e Winnie di Nerval Teatro. Entrambi gli spettacoli hanno come protagonisti persone diversamente abili e rappresentano una modalità concreta di inclusione sociale attraverso l’arte e, allo stesso tempo, si presentano come pratiche in grado di modificare la percezione della collettività sulla diversa abilità.

«Consideriamo il teatro un veicolo per la conoscenza degli altri, del mondo e di sé stessi – raccontano gli ideatori della rassegna Maurizio Lupinelli ed Elisa Pol -. Un modo che permetta a ciascuno di esprimere la propria specificità. Il patrimonio di relazioni che caratterizza l’esperienza del Laboratorio Permanente, che curiamo a Ravenna e a Rosignano, lo ha reso un luogo di incontro e di scambio tra chi lo conduce, chi vi partecipa e chi lo segue in veste di spettatore, trasformando la percezione delle abilità di ciascuna delle persone coinvolte. Un’esperienza, dunque, che si rivela particolarmente efficace nei progetti educativi e di sviluppo di comunità, poiché aiuta a costruire una comunicazione in diretta fatta del linguaggio dei corpi, della voce, delle parole, delle immagini e dei mondi interiori di tutti».

Chiuderà la rassegna, il 22 novembre, la presentazione del libro Beckettiana. Laboratori di Nerval Teatro in Biblioteca Classense (sala Dantesca), in uscita per Cue Press. Saranno presenti gli autori Gerardo Guccini e Marco Menini che, in questa pubblicazione ricostruiscono il lungo e organico processo nato dall’incontro tra opera beckettiana, Nerval Teatro e diverse abilità. Interverranno anche Angela Fumarola (direttrice artistica di Armunia) e gli studiosi Lorenzo Donati, Fabrizio Fiaschini e Francesca Giuliano, oltre a Maurizio Lupinelli ed Elisa Pol.

Nell’ottica di una programmazione accessibile anche alle persone con disabilità sensoriale, tutti gli appuntamenti sono resi accessibili anche alle persone sorde segnanti (grazie all’interpretariato messo in campo dall’Ente Nazionali Sordi di Ravenna) e cieche (grazie all’audiodescrizione poetica dello spettacolo I versi delle mani, a cura di Giuseppe Comuniello e Camilla Guarino).

Il progetto è  realizzato con il sostegno del Ministero della Cultura e del Comune di Ravenna, con il contributo di Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Otto per Mille Chiesa Valdese, Romagna Acque – Società delle Fonti, in collaborazione con Cantieri Danza, Ente Nazionale Sordi di Ravenna, Associazione Galla & Teo. Tutti i laboratori sono a ingresso gratuito con tessera associativa (5 euro) e il costo degli spettacoli è 12 euro (intero) e 8 euro per il ridotto.

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