«Il mausoleo di Galla Placidia a Ravenna corre un gravissimo pericolo a causa dei pini italici altissimi che incombono sull’edificio e che a causa del vento possono cadere con danni irreparabili». L’allarme è lanciato da Giulio Crespi, un architetto paesaggista con una lunga esperienza nel settore: per dieci anni è stato segretario dell’Associazione nazionale architetti del paesaggio, ha collaborato al progetto Boscoincittà a Milano, ha scritto sulla rivista Gardenia per 35 anni.
Crespi è un progettista di parchi e giardini che è stato a Ravenna il mese scorso e ha visitato il monumento, che risale a oltre 1.500 anni fa, nei pressi della basilica di San Vitale: «Pur riconoscendo la buona manutenzione del complesso monumentale, a mio avviso bisogna intervenire subito e, probabilmente, due o tre magnifici pini andranno sacrificati perché sicuramente impattanti sull’edificio. Gli altri, dopo accurate valutazioni ad opera di tecnici incaricati, potrebbero essere controventati opportunamente. Non si tratta di stabilire la buona salute di questi alberi, quasi centenari, ma la loro stabilità sotto l’effetto del vento, sempre più catastrofico nei nostri territori».
Il professionista è consapevole che non si tratti di intervento di poco conto ma lo definisce urgentissimo: «Prego di prendere in considerazione il mio accorato appello perché le emergenti catastrofi ambientali non lasciano scampo».