Una donazione e da 4 mila euro in favore del reparto di Dermatologia di Ravenna per ricordare il figlio scomparso. I donatori sono Francesca Minotti e Paride Gobbi, genitori di Enrico Gobbi, scomparso prematuramente poco più di tre anni fa a causa di un melanoma metastatico. Ogni anno Francesca e Paride organizzano un torneo di beach tennis in memoria di Enrico e anche quest’anno hanno voluto devolvere il ricavato all’ospedale ravennate, dove il figlio è stato accolto e assistito durante il suo percorso di cura.
La cerimonia di ringraziamento si è svolta lunedì 25 novembre, alla presenza della dottoressa Francesca Bravi, direttrice sanitaria dell’Ausl della Romagna, della dottoressa Costanza Martino, direttrice del Dipartimento Chirurgico dell’Ospedale Santa Maria delle Croci, e la dottoressa Michela Tabanelli, direttrice dell’unità operativa di Dermatologia di Ravenna che ha assistito Enrico durante il suo percorso di cura, e il personale medico e infermieristico del reparto.
«È una grande emozione ricevere questa nuova donazione nella sala d’aspetto della dermatologia di Ravenna dedicata ad Enrico; il sostegno dei suoi genitori ci ha permesso di migliorare l’accoglienza dei pazienti all’interno della nostra struttura e di migliorare la qualità delle cure erogate. Anche quest’anno Francesca e Paride ci hanno ricordato che il nostro ruolo di medici è quello di prenderci cura sempre e nel miglior modo possibile dei nostri pazienti, in particolare i più fragili, come anziani, bambini, adolescenti e pazienti oncologici – dichiara la dottoressa Tabanelli -. Grazie a questa donazione porteremo avanti il progetto di umanizzazione del reparto e miglioramento dell’assistenza per porre al centro del nostro lavoro il paziente, rivogendoci in particolare a chi è affetto da patologie oncologiche dermatologiche ed ai pazienti pediatrici a cui vorremmo dedicare uno spazio e servizi specifici di assistenza e accoglienza all’interno del reparto». I genitori hanno accompagnato la donazione con queste parole: «Per il terzo anno consecutivo siamo riusciti ad organizzare questo torneo di beneficenza in memoria di Enrico e speriamo di poter continuare a ripetere l’evento anche nei prossimi anni. Siamo felicissimi di poter contribuire all’acquisto di nuovi macchinari per il reparto perché sappiamo che una diagnosi precoce può salvare la vita a tante persone. Ringrazio la dottoressa Tabanelli per aver voluto dedicare la sala d’attesa ad Enrico perché qui lui si è sempre sentito accolto, segno che la differenza nel percorso di cura la fa non solo l’ambiente ma anche e soprattutto le persone».