Inaugurati dieci nuovi macchinari di ultima generazione all’ospedale di Ravenna Seguici su Telegram e resta aggiornato L’acquisto e l’installazione delle nuove apparecchiature ha richiesto un investimento di 3 milioni e 950 mila euro, sostenuto interamente con i fondi del Pnrr Grandi passi avanti per l’adeguamento tecnologico dell’ospedale di Ravenna, che grazie agli investimenti del Pnrr conta ore 10 nuove apparecchiature di ultima generazione, nello specifico un tomografo computerizzato (TC), una risonanza magnetica nucleare, quattro apparecchiature digitali rx-polifunzionali, e quattro Mammografi con Tomosintesi per il Servizio di Prevenzione Oncologica: due in uso all’ospedale di Ravenna, uno all’ospedale di Lugo e uno all’ospedale di Faenza. «L’investimento ci ha permesso di colmare il gap tecnologico che ci separava da altri poli del territorio – commenta Maria Teresa Minguzzi, direttrice Uo radiologia Ravenna e Cervia -. La comunità ravennate è molto affezionata all’ospedale, dove svolge la maggior parte dei controlli. Un’apparecchiatura tecnologica e all’avanguardia ci permetterà di offrire un servizio sempre migliore». L’investimento sostenuto per l’ammodernamento delle apparecchiature biomediche (tra costo dei macchinari e lavori di installazione) ammonta a circa 3 milioni e 950 mila euro, e anche i locali sono stati interessanti da interventi di ristrutturazione: attualmente all’interno dell’ospedale sono aperti 7 cantieri per il rinnovo e l’ampliamento degli ambienti. Tra i nuovi macchinari installati, alcuni sono già in funzione, come il nuovo tomografo computerizzato a 256 strati (modello Philips Brilliance iCT256) dotato di un sistema avanzato che consente di ottenere eccellenti immagini ad elevata risoluzione garantendo una significativa riduzione della dose di radiazioni erogata al paziente, particolarmente utile nel caso di follow-up oncologici e controlli ravvinati. Questo è reso possibile grazie all’utilizzo di nuovi algoritmi iterativi (Tecnologia Philips IMR) che trovano specifica applicazione in ambito onco-ematologico e angio-cardiologico. Il valore del tomografo e i lavori di installazione e adeguamento dei locali raggiungono in totale i 925.639 mila euro. Vi è poi la nuova Risonanza Magnetica 1,5 Tesla, un’apparecchiatura di ultima generazione che sostituisce quella attualmente in uso nella Radiologia dell’ospedale di Ravenna, dotata di tecnologia avanzata ad alta risoluzione e senza elio (quindi più sostenibile), con sequenze veloci e bobine dedicate. Il nuovo macchinario consente una riduzione dei tempi di acquisizione degli esami garantendo una qualità accurata. «Abbiamo selezionato questo apparecchio in un’ottica di umanizzazione del percorso ospedaliero – spiega Minguzzi -. i pazienti che si sottopongono a esami di secondo livello sono per lo più fragili, e una tecnologia all’avanguardia in grado di ridurre i tempi di esame in un ambiente curato e rassicurante possono fare la differenza sull’impatto psicologico del paziente». In questo caso, l’importo complessivo è di otre 1 milione e 471 mila euro. Due su quattro le apparecchiature mammografiche di ultima generazione lasciate in dotazione all’ospedale di Ravenna, tutte dotate del modulo di Tomosintesi (una metodica avanzata di mammografia che consente la visualizzazione volumetrica del seno, superando il problema della sovrapposizione dei tessuti presente nella mammografia 2D). I mammografi di Faenza e Lugo sono dotati anche del modulo di stereotassi (già presente su un mammografo a Ravenna), utilizzato in caso di sospetto di lesioni tumorali, per eseguire procedure bioptiche su piccoli campioni di tessuto mediante una piccola incisione nella parte indicata. Inoltre, il mammografo di Lugo è dotato anche del modulo Cem (Mammografia con Mezzo di Contrasto), che combina la mammografia tradizionale con la somministrazione endovenosa di mezzo di contrasto iodato utilizzando la tecnica dual-energy. Ciò consente di ottenere una migliore visualizzazione dei vasi che possono essere indice di malignità di una lesione e informazioni analoghe alla RM. L’importo totale per l’acquisto e installazione dei quattro macchinari è di 661.345 euro. Infine sono stati installati quattro apparecchi polifunzionali digitali diretti. Sono innovativi sistemi di radiologia digitale diretta per l’esecuzione di esami radiografici, dotati di movimentazione e allineamenti automatici e precisi. Queste macchine permettono la limitazione dell’assunzione della dose radiante. L’investimento in questo campo è stato di 890.000 euro. L’installazione di queste nuove apparecchiature rientra in un più ampio programma di investimenti tecnologici di oltre 16milioni di euro finanziato dal Pnnr e in corso da marzo 2023. Il rinnovo tecnologico dell’Ausl Romagna prevede l’installazione di 33 nuove apparecchiature per la diagnostica di precisione, in tutti gli ambiti ed in tutti i presidi ospedalieri romagnoli, nell’ambito di Ravenna (Faenza e Lugo), Forlì, Cesena e Rimini (Cattolica e Santarcangelo), in sostituzione di apparecchiature obsolete di cui è stata programmata la dismissione. «I fondi del Pnrr hanno offerto una grande opportunità, ma comportano anche una grande responsabilità – commenta Paolo Tarlazzi, direttore Po Ravenna -. sulla trasparenza degli investimenti, in primo luogo, e sulla massimizzazione dei risultati. Possiamo ritenerci soddisfatti del nostro percorso». Total0 0 0 0 Forse può interessarti... Temporali, allerta meteo arancione in provincia di Ravenna Walter Veltroni a Ravenna per l'80esimo anniversario della Liberazione Indice criminalità: Ravenna al 20esimo posto in Italia Seguici su Telegram e resta aggiornato