Come si presenterà Ravenna nell’anno 2100 se consideriamo i cambiamenti climatici in corso? Quale sarà il futuro dei suoi territori costieri e dei suoi monumenti? A queste domande cerca di rispondere l’architetto Emilio Roberto Agostinelli chiamato a discuterne dall’Ordine degli Architetti della provincia di Ravenna in un ciclo di tre incontri dal titolo “Cambiamento climatico e patrimonio culturale. Ravenna 2100: progettare l’adattamento”, che si svolgerà nel mese di maggio, con due tappe a Ravenna e una a Bagnacavallo.
In base alle previsioni e agli studi disponibili, nel 2100 la fragile pianura alluvionale ravennate subirà rilevanti trasformazioni, proseguendo la dinamica e plurimillenaria interazione fra terra-subsidenza (abbassamento del suolo) e acqua-mare/fiumi.
Agostinelli, già funzionario della Soprintendenza di Ravenna, direttore dei restauri di numerosi monumenti ravennati, discuterà del rapporto tra cambiamento climatico e monumenti, città e paesaggio. Rivolgendosi non solo alla platea dei tecnici, ma anche e soprattutto al pubblico generalista, indagherà il complesso e poco dibattuto tema delle azioni di adattamento per contrastare gli effetti del cambiamento climatico sul nostro territorio e descriverà come potrà cambiare il nostro contesto di vita in funzione delle scelte che faremo.
“Cambiamento climatico e paesaggi di adattamento”
Venerdì 9 maggio, ore 16-19
Sala Nullo Baldini della Provincia di Ravenna, Via Guaccimanni 10, Ravenna
“Cambiamento climatico e monumenti: evoluzione della conservazione”
Martedì 20 maggio, ore 16-19
Sala di Palazzo Vecchio, Piazza della Libertà 5, Bagnacavallo (RA)
“Cambiamento climatico e monumenti: scenari di adattamento conservativo”
Mercoledì 28 maggio, ore 16-19
Sala Ragazzini del Centro Dantesco, Largo Firenze, Ravenna
Nel primo incontro Agostinelli si interrogherà sugli scenari conseguenti le diverse azioni di adattamento da realizzare. A partire da strumenti pubblici, evidenzierà come la geografia sarà modificata a causa della concomitanza fra abbassamento del livello del suolo e innalzamento di quello del mare, con effetti sull’uso dei terreni, oltre che sulla salvaguardia degli abitati, e illustrerà quali scelte oggi si prospettano.
Il secondo e il terzo incontro vanno nel dettaglio sul tema dei monumenti. Si partirà dalla storia della teoria della conservazione negli ultimi due secoli per giungere a parlare dei progressi informatici del nuovo millennio e degli ultimi anni, tra cui l’intelligenza artificiale e i modelli predittivi di danno.