Continuano nel Lughese le segnalazioni del perdurante disagio per gli odori insostenibili, particolarmente in alcuni orari della giornata. Le prime segnalazioni sono di inizio giugno e la situazione non pare essere migliorata. Del caso se ne sta occupando anche direttamente il Comune, che in questi giorni ha incontrato per la seconda volta l’impresa agricola Benfenati di Zagonara, considerata la causa dei disagi per via della porcilaia e del biodigestore.
«Abbiamo riportato all’azienda le numerose lamentele dei cittadini – dice la sindaca Elena Zannoni -, relative essenzialmente agli orari della prima mattina, della sera e in talune occasioni anche della notte, rispetto a odori fastidiosi e a tratti insopportabili, che spesso impediscono di tenere aperte le finestre e ledono il benessere dei cittadini, oltre a creare un danno di immagine per la città e per l’impresa stessa. Abbiamo precisato che da parte nostra non vi è alcun dubbio che l’impresa non abbia commesso irregolarità a danno della salute, ma che si tratti “soltanto” di emissioni odorigene. D’altra parte, chi produce lavoro e reddito in un territorio per noi è sempre un soggetto essenziale nella comunità, ma prima di ogni altra cosa per l’amministrazione viene l’interesse e la tutela del cittadino».
L’impresa ha comunicato all’Amministrazione di aver avviato una serie di verifiche con aziende specializzate per capire l’origine e i possibili interventi volti a migliorare la situazione in essere, chiedendo alcuni giorni di tempo in attesa dei risultati di queste analisi e di quelle di Arpae, per poi dare direttamente una comunicazione alla cittadinanza sugli esiti e sulle conseguenti azioni.
«L’azienda – spiega ancora la sindaca – ha ribadito che non sono state rilevate differenze di funzionamento negli impianti e nei materiali rispetto al 2024 che possano aver causato disagi di questa portata, da qui la necessità di verifiche. Ha inoltre sottolineato che l’impianto presente a Lugo è uno dei pochissimi in Italia che realizza un ciclo completo di recupero del liquame degli allevamenti e degli scarti di produzione agricola, compiendo la trigenerazione a Biogas che soddisfa il fabbisogno interno di energia elettrica, termica e frigorifera. È l’azienda stessa perciò, a voler preservare il valore ambientale di questo importante investimento, da una immagine negativa che la città sta invece percependo, e si impegna quindi a ricercare una soluzione alle problematiche in corso».
L’incontro è terminato concordando di attendere ancora alcuni giorni, come richiesto dall’impresa, in modo che essa abbia gli elementi per comunicare direttamente e pubblicamente gli esiti dei propri approfondimenti e le azioni che intenderà avviare.