mercoledì
24 Dicembre 2025
il sondaggio

I romagnoli bocciano la raccolta porta a porta dei rifiuti

Due cittadini su tre non sono soddisfatti del servizio, secondo un'indagine delle associazioni dei consumatori

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Solo il 37% degli utenti ha dato la sufficienza al servizio per la raccolta porta a porta dei rifiuti, avviato lo scorso anno da Hera in quasi tutta la provincia di Ravenna. È quanto emerge da un’analisi effettuata nelle province di Ravenna e Forlì-Cesena dalle associazioni dei consumatori Adiconsum Romagna, Codici e Adoc. Il monitoraggio, condotto dalla società Scenari srl, ha coinvolto i comuni di Ravenna, Lugo, Cervia, Cesena, San Mauro Pascoli, Faenza, Savignano sul Rubicone e Gatteo.

«Il verdetto finale delinea un quadro di luci e ombre in cui il giudizio complessivo su Hera raggiunge appena la sufficienza», riassumono le tre associazioni. I dati rivelano che, a fronte del 37% di utenti soddisfatti, il 30% della popolazione assegna voti insufficienti al servizio e il restante 33% la sufficienza. Le criticità maggiori riguardano la percezione di una pulizia discontinua e poco capillare, con valutazioni medie per lo spazzamento stradale che si attestano tra il 6,1 e il 6,5, inferiori rispetto alla media generale. Tra i problemi segnalati con frequenza compaiono i rifiuti abbandonati e, nelle zone marittime del ravennate, l’impatto degli aghi di pino sul decoro urbano.

Il punto più critico del report riguarda i cestini gettacarte, che ottengono le valutazioni più basse in assoluto con medie di 6,1 e 6,2. Il 35% degli utenti ha assegnato un punteggio gravemente insufficiente (tra 1 e 5) a causa della scarsa numerosità e della frequenza di svuotamento inadeguata. Parallelamente, la raccolta porta a porta divide l’opinione pubblica: i cittadini lamentano difficoltà logistiche nel gestire i bidoni e una diffusa mancanza di puntualità nei ritiri. Anche i centri di raccolta mostrano margini di miglioramento: il 23% degli utenti chiede orari più flessibili e aperture domenicali, oltre a segnalare attese eccessive per il ritiro degli ingombranti.

«Il percorso di monitoraggio, svolto nel corso del 2024, rappresenta un tassello fondamentale per la costruzione di un servizio di igiene urbana sempre più vicino alle necessità dei cittadini di Ravenna e Forlì-Cesena», commentano Stefania Battistini di Adiconsum Romagna, Lucia Napoleone di Codici e Edera Fusconi di Adoc. «I dati raccolti, sebbene evidenzino alcune aree di miglioramento come la gestione dei cestini e l’organizzazione del porta a porta, costituiscono una base oggettiva su cui avviare un confronto propositivo con Hera e Atersir».

«Il nostro obiettivo è trasformare gli esiti di questa indagine in uno strumento di partecipazione attiva, utile a valutare se l’attuale capitolato tecnico necessiti di integrazioni per rispondere meglio alle evoluzioni del territorio», concludono le tre rappresentanti dei consumatori. «Accogliamo con estremo favore la proposta del gestore di coinvolgerci stabilmente ai tavoli di confronto con i Comuni: crediamo fermamente che il dialogo diretto tra istituzioni, gestore e rappresentanti degli utenti sia la strada corretta per ottimizzare i servizi, dalla flessibilità degli orari nei centri di raccolta alla puntualità dei ritiri. Siamo pronti a offrire il nostro contributo costruttivo affinché il sistema di raccolta e spazzamento possa raggiungere standard qualitativi sempre più elevati, garantendo efficienza, decoro e una collaborazione trasparente a beneficio di tutta la comunità romagnola».

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