
Il ritorno alla vittoria dell’Orasì, che ha abbattuto Imola in un derby equilibrato solo nella prima frazione, non può che portare soddisfazione all’ambiente giallorosso. Grazie a questi due punti i ravennati sono tornati al terzo posto, a due lunghezze di distanza dalla coppia formata da Virtus Bologna e Treviso e guardano con ottimismo al futuro. Sorride a fine match anche il tecnico Antimo Martino, anche se comunque non risparmia una piccola tirata d’orecchi ai suoi. «Sono molto soddisfatto della prova dei miei ragazzi – inizia – fatta eccezione del primo quarto, perché se dal punto di vista offensivo abbiamo realizzato molti canestri, da quello difensivo il nostro impatto è stato un po’ troppo soft rispetto a quello che ci eravamo prefissati. Concedere 24 punti all’avversario, per quanto ci riguarda, è davvero un’enormità».
Dal secondo periodo in poi, però, la musica è cambiata. «Sono contento di quello che ho visto da quel momento fino alla fine, per l’energia, l’intensità e l’attenzione prodotta dai miei giocatori. Chiunque è stato chiamato in causa, dai titolari a chi gioca meno fino ai più giovani, si è fatto trovare pronto, mantenendo alta la qualità del gioco. Questa è una cosa importante in vista del prossimo impegno, in quanto abbiamo pochi giorni per recuperare e prepararci: avere potuto gestire il minutaggio dei giocatori è stata una cosa positiva».
Martino, infatti, vuole lasciarsi al più presto alle spalle il brillante successo nel derby e concentrarsi sullo scontro diretto di domenica a Roseto, con i rivali abruzzesi che inseguono a sole quattro lunghezze. «Dobbiamo dimenticare subito questa importante vittoria, ricordandoci che in passato quando abbiamo disputato due gare ravvicinate non abbiamo fatto bene. Mi auguro a Roseto di comportarci in maniera diversa. Conoscendo il valore degli avversari, siamo consapevoli che non sarà facile – termina il coach dell’Orasì – e non possiamo permetterci di fare regali o concedere vantaggi a chi non ne ha bisogno».