Virtus Bologna spietata: all’OraSì non riesce l’impresa in terra bolognese

Basket Serie A2 / Dura quasi due quarti l’equilibrio sul parquet, poi un parziale di 9-0 dei padroni di casa spacca il match e i giallorossi non riescono più ad avvicinarsi agli avversari, perdendo in modo netto. Gara2 martedì ancora al PalaDozza

Virtus Bologna-Ravenna 73-57
(17-17, 41-32, 59-44)
VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA: Spissu 9, Umeh 11, Pajola ne, Spizzichini 9, Ndoja 7, Rosselli 7, Michelori, Oxilia ne, Gentile 9, Penna ne, Lawson 17, Bruttini 4. All.: Ramagli.
ORASI’ RAVENNA: Smith 15, Scaccabarozzi ne, Sgorbati, Chiumenti 14, Marks 4, Raschi 5, Masciadri 10, Tambone 4, Crusca, Seck ne, Sabatini 5. All.: Martino.ARBITRI: Masi di Firenze, Bongiorni di Pisa e Beneduce di Caserta.
NOTE – Usciti 5 falli: Sgorbati. Bologna: T2 22/43 (51%), 4/23 (17%), TL 17/21 (81%), rimbalzi 38 (18+20), assist 12; Ravenna: T2 22/43 (51%), 2/13 (15%), TL 7/12 (58%), rimbalzi 34 (12+22), assist 8.

Virtus Orasi

Un’immagine del match tra Virtus Bologna e Orasì Ravenna

È un’OraSì combattiva, ma imprecisa al tiro e ingenua in alcuni parziali decisivi quella che cede sul parquet del PalaDozza per 73-57 alla Virtus Bologna nella prima semifinale dei playoff di Serie A2. Dopo i primi 18’ all’insegna dell’equilibrio, i giallorossi subiscono un 9-0 di parziale in chiusura di secondo quarto, non riuscendo più a rientrare in partita anche a causa delle rotazioni accorciate, opposte alla grande lunghezza del roster delle “V Nere”. I ragazzi di Martino, nonostante l’ottima prova di Taylor Smith (doppia doppia da 15 punti e 10 rimbalzi) trovano pochi punti dagli esterni e mettono a segno appena due triple su 13 tentativi, subendo la grande fisicità dei padroni di casa. La Virtus forza 15 palle perse e controlla ben 18 rimbalzi d’attacco, guidata da un ottimo Lawson (17 punti e 9 rimbalzi di cui appunto 6 nella metà campo offensiva), ma è la prestazione di tutta la squadra a essere di grande qualità. L’OraSì paga la tensione e l’inesperienza e dovrà resettare le batterie in fretta in vista di gara2, in programma martedì sera alle 20.30 sempre al PalaDozza.

La Virtus entra in campo nel primo periodo con il piglio giusto e con grande energia, mentre la tripla di Ndoja vale l’8-4. L’OraSì reagisce però presto e la tripla di Raschi vale l’8-11, prima che Chiumenti chiuda il parziale di 0-9 per il 9-13. I padroni di casa trovano l’aggancio grazie alla supremazia a rimbalzo d’attacco (6 nel primo quarto) e alla leadership di Rosselli, che firma la parità a quota 17 con cui le squadre vanno al primo riposo. Nel secondo quarto sono ancora i rimbalzi offensivi a fare male a Ravenna, con Lawson che firma il 23-19. Il contropiede di Spissu vale il +5 sul 30-25, ma la reazione giallorossa è firmata da Sabatini con un grande assist e la tripla del 30 pari. Sul 32-32 a 2’ dall’intervallo la Virtus però cambia marcia, grazie all’intensità difensiva che genera brutte palle perse ravennati e canestri facili in transizione. La tripla aperta di  Spissu apre il 9-0 di parziale che scava il primo solco nella partita e che viene chiuso dal canestro di Ndoja sulla sirena per il 41-32 con cui le squadre tornano negli spogliatoi.

Al rientro sul parquet del terzo parziale Lawson prima allunga il parziale a 11-0 (43-32), poi segna il +12 sul 47-35. Ravenna fatica a costruire buoni tiri in attacco, ma trova qualche canestro estemporaneo da Smith e Raschi per rimanere in partita, prima che la bomba di Spizzichini segni il +15 per le “V Nere” sul 57-42. L’OraSì non molla è troppo ingenua in molte situazioni e la palla persa sull’ultimo possesso del terzo quarto permette a Umeh di segnare il 59-44 in contropiede. In apertura di quarto periodo lo stesso Umeh segna al ferro il canestro del massimo vantaggio di +17 sul 63-46. L’OraSì, nonostante i due americani Smith e Marks in panchina a rifiatare, prova un’ultima reazione alzando l’intensità difensiva e tornando anche a -9 sul 65-56 (2-10 di parziale) a circa 4’ dalla sirena finale, ma sbaglia qualche tiro pesante aperto di troppo. La Virtus sfrutta così la lunghezza e l’esperienza del suo roster tenendo a distanza i giallorossi e mettendo in ghiaccio la partita negli ultimi minuti, fissando il punteggio finale sul 73-57.

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