Promozioni, successi e medaglie: la top 7 del 2017 dello sport ravennate

L’anno che si chiude sarà ricordato a lungo come uno dei migliori per il movimento sportivo della città: soprattutto gli sport di squadra hanno fatto sognare i tifosi

Ecco, uno dopo l’altro, i “magnifici sette” dello sport ravennate nel 2017. Un anno esaltante, molto positivo soprattutto a livello di squadra, con le promozioni dell’Olimpia Teodora e del Ravenna Fc, i playoff raggiunti dall’OraSì e il ritorno in Europa del volley bizantino. A questo si aggiungono le imprese individuali degli azzurri Bruno Rosetti, Sara Panetoni e Sofia Collinelli e altri applausi non meno importanti ad altre realtà della provincia.

1. OLIMPIA TEODORA RAVENNA (Volley femminile)
OT 1 (2)Il 4 ottobre 2017 passerà alla storia dello sport ravennate per la nascita della “nuova” Olimpia Teodora. A compiere questo grande passo sono stati i dirigenti dei due club – Olimpia e Teodora – che hanno dato vita a un sodalizio la cui squadra, sponsorizzata Conad, sta partecipando con buoni risultati al difficile campionato di A2. Si tratta di un’unione che è il frutto di un lungo e difficile dialogo condotto prima e dopo le promozioni delle due squadre, capaci entrambe di compiere il grande salto attraverso i playoff di B1 a tredici anni di distanza dall’ultimo torneo in Serie A di una formazione bizantina.

2. RAVENNA FC (Calcio)

La Gioia Di Capitanio E Broso B98A1334

Il 30 aprile 2017 è il giorno in cui il Ravenna FC torna in Serie C dopo sei anni di attesa. Il capitolo finale va in scena al “Bucci” di Russi, con i giallorossi che pareggiano 3-3 il derby con la Ribelle, guadagnando quel punto che basta per raggiungere la promozione con un turno di anticipo. La squadra di Antonioli, il tecnico grande protagonista di questa impresa, in seguito partecipa anche alla fase scudetto, fermandosi solo in finale, battuta 2-1 dal Monza. Adesso la C si sta rivelando molto dura, ma Lelj e compagni sembrano aver trovato la strada giusta e al termine del girone d’andata hanno un buon vantaggio sulla zona retrocessione.

 

3. ROSETTI (Canottaggio)

Rosetti In Barca

È un bronzo che vale come un oro, quello conquistato da Bruno Rosetti ai campionati mondiali di canottaggio disputati in autunno negli Stati Uniti. Il suo otto azzurro si è piazzato infatti al terzo posto in una finale caratterizzata dall’altissimo livello tecnico e dal grande equilibrio. A far brillare ancora di più la medaglia è la storia del ragazzone della Canottieri Ravenna: ritiratosi nel 2009 a soli 21 anni, Rosetti all’inizio del 2017 ha deciso di rimettersi in corsa, partendo dalle gare regionali per arrivare a quelle nazionali e, infine, internazionali. Con un sogno olimpico: «La strada per Tokyo 2020 non è così lunga…».

4. PANETONI (Volley femminile)

Panetoni2

La giovane ravennate classe 2000 sul gradino più alto del podio assieme alle compagne (foto Fivb)

La ravennate Sara Panetoni ad agosto è salita sul tetto del mondo con la maglia della nazionale Under 18. In Argentina le azzurrine di Mencarelli hanno infatti battuto nella finale dei mondiali la Repubblica Dominicana, centrando una vittoria netta e meritata al termine di un torneo perfetto. Dopo la promozione con la Cmc Olimpia, la bagnacavallese classe 2000 ha disputato tutta la rassegna iridata da titolare con la maglia da libero, fornendo all’Italia il suo consueto apporto in termini di concretezza e generosità. In questa stagione fa parte della rosa Conad, in A2, dividendo i compiti di seconda linea con l’esperta Paris.

 

5. ORASì RAVENNA (Basket)

Jerai Grant Orasi

Il giallorosso Jerai Grant

Mai il basket giallorosso ha toccato quote così alte nella sua storia come nel 2017, riuscendo ad arrivare addirittura nelle semifinali dei playoff di Serie A2. Alla fine l’ha spuntata la nobile corazzata Virtus Bologna, ma la truppa di Martino ha meritato l’ovazione finale dei suoi sostenitori per i tanti successi di un’annata indimenticabile. Giunta quarta nella regular season, l’OraSì è stata capace di superare negli ottavi la Virtus Roma e nei quarti Verona, in virtù di una serie di prestazioni da applausi. Anche la rinnovata formazione di questa stagione si sta facendo onore e il sogno di un’intera città potrebbe non essere ancora terminato.

6. BUNGE RAVENNA (Volley maschile)

Muro Bunge A Modena Rid

Il 25 aprile 2017 è il giorno del ritorno in Europa di una formazione ravennate. A centrare questo obiettivo è la Bunge, che dopo aver mancato di un soffio l’accesso nei playoff di Superlega riesce ad aggiudicarsi quelli che mettono in palio la partecipazione alla Challenge Cup. Dopo due anni, così, il volley bizantino riporta una competizione continentale in Romagna, con la formazione di Soli che però giocherà le sue gare al Pala De André, teatro delle grandi imprese del Messaggero. Pur avendo cambiato il suo volto in modo radicale, la Bunge si sta ben comportando anche nell’attuale campionato, occupando a fine anno una brillante quinta posizione.

 

7. SOFIA COLLINELLI (Ciclismo)

Collinelli Orizz

La ravennate Sofia Collinelli sta partecipando all’Eyof in Ungheria

Il 2017 è stato un anno magico anche per Sofia Collinelli, con la giovanissima figlia d’arte (papà Andrea è stato oro olimpico ad Atlanta 1996) capace di vincere ben quattro titoli tricolori nella categoria Allievi, tre su pista, la sua specialità, e uno su strada a squadre. A rendere ancora più esaltante la stagione della ravennate classe 2001 si aggiungono il successo individuale su strada a Loria, nel Veneto, e soprattutto la partecipazione al Festival olimpico della gioventù europea (Eyof), disputato in estate in Ungheria, dove ha raggiunto un undicesimo posto nella prova a cronometro che fa ben sperare per il futuro.

APPLAUSI ANCHE:
– alla squadra femminile del Tennis Club Faenza, che da matricola ha sfiorato lo scudetto di Serie A1;
– al San Zaccaria, poi Ravenna Woman, capace di salvarsi nei playout della Serie A di calcio femminile;
– al Ravenna Rugby, promosso in Serie C1 al termine di una stagione esaltante;
– alla Rekico Faenza, protagonista di un ottimo torneo di Serie B di basket culminato con la partecipazione ai playoff;
– all’Orva Lugo, promossa nella Serie B di basket dopo la vittoria nella finale playoff contro l’Ozzano;
– alla Scuola Basket Faenza, che riporta la città manfreda in un campionato nazionale di basket (la A2 femminile) dopo quattro anni;
– al Cervia Volley, che torna in Serie B2 di volley femminile vincendo il suo girone regionale di C.

Protagonisti

Ha chiuso la carriera agonistica nell’unico modo che sa fare, vincendo, Marcello Miani. L’atleta cresciuto nella Canottieri Ravenna e poi consacrato nei Carabinieri a inizio giugno è salito sul gradino più alto del podio del campionato italiano (a sinistra nella foto), categoria doppio Senior, nell’ultima gara disputata. Il 33enne di San Pietro in Vincoli ha messo così la ciliegina sulla torta di un’avventura eccezionale, con tre Olimpiadi disputate (quarto nel doppio pesi leggeri nel 2008), cinque ori mondiali (più altri cinque podi), due titoli europei, quattro vittorie in Coppa del Mondo e 17 primi posti nei campionati italiani (più 15 podi). Standing ovation!

Il 2017 è stato l’anno di due tecnici ravennati alla guida del Genoa, in Serie A di calcio. Si tratta di Andrea Mandorlini, che ha preso il testimone da Juric il 20 febbraio, per poi riconsegnarglielo il 10 aprile, chiudendo una mini-serie di sei partite poco positiva. Qualche mese dopo, però, per l’esattezza il 6 novembre, l’allenatore croato ha poi ceduto la sua panchina a un altro bizantino, Davide Ballardini, che ha buone chance di mangiare almeno il cosiddetto panettone. Per lui si tratta della terza esperienza alla guida della squadra rossoblù, dopo quelle nelle stagioni 2010-11 e 2012-13.

I«Mi sento estremamente frustrata, ma sono in pace con la mia coscienza: non ho mai assunto nessuna sostanza proibita». Con un post sui social datato 7 agosto, la tennista Sara Errani ha commentato così la squalifica di due mesi per aver violato la legge antidoping della Wada. L’atleta di Massa Lombarda ha spiegato che il “letrozolo”, di cui è stata trovata positiva, «è una sostanza presente in un medicinale che mia madre assume dal 2012, e che è presente a casa nostra: l’unica ipotesi è una contaminazione del cibo». Una tesi, questa – più nel dettaglio si è parlato di un piatto di tortellini in brodo – considerata veritiera dai giudici del Tribunale indipendente dell’Itf che hanno decretato solo un paio di mesi di squalifica. Una volta terminato lo stop, “Sarita” ha dimostrato di che pasta è fatta, chiudendo la stagione con una bella serie di risultati e rientrando tra le prime 150 del mondo (al suo apice è stata anche numero 5).

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