Atlas può festeggiare i cinquant’anni in serie B «Puntiamo ai play-off. Poi vedremo»

La piccola realtà di Santo Stefano (ma che gioca al palazzetto di San Pietro in Vincoli) è diventata la seconda squadra della provincia. «Sta crescendo anche il settore giovanile e siamo impegnati nel sociale»

Foto Di Gruppo AtlasPasso dopo passo, come una formichina, grazie ai risultati sul campo l’Atlas si è ritagliata il ruolo di seconda squadra della provincia. Espressione di una polisportiva che nel 2020 festeggerà i cinquant’anni dalla sua nascita, la piccola realtà di Santo Stefano è una sorta di esempio in controtendenza nel panorama del volley ravennate. Persi dai radar Cervia (dall’86 all’88 in A2) e Lugo, ridimensionate di molto Faenza (negli anni Settanta addirittura in A1), Conselice e Bagnacavallo, la formazione gialloverde occupa i vertici della classifica del campionato regionale di Serie C, a suggello di una crescita continua realizzata negli ultimi anni. Davanti a essa, a distanza ovviamente siderali, c’è solo la “regina” Porto Robur Costa, nata dall’unione tra alcuni club storici di Ravenna e partecipante, con buoni risultati, alla Superlega.

Se la sede è a Santo Stefano (l’altra metà della polisportiva è rappresentata dal calcio, mentre in passato si occupava anche di podismo, ciclismo e atletica), il palazzetto si trova a San Pietro in Vincoli, a testimonianza che la società diretta dal presidente Giovanni Galli è diventata un solido punto di riferimento per un’area che va da San Zaccaria fino a Campiano, passando per Roncalceci e Ghibullo. «Sono sette anni che mi occupo della gestione della parte pallavolistica – spiega il responsabile Andrea Fantini – oltre a essere uno dei giocatori della squadra. Il settore giovanile sta crescendo in modo progressivo, soprattutto per quello che riguarda le ragazze. Al momento abbiamo circa una quarantina di tesserati nel nostro vivaio, più altre 7-8 Under 16 in prestito gratuito in altre formazioni. Se qualcuna delle nostre baby ha infatti delle buone prospettive di crescita, noi non le tratteniamo di certo. Possiamo contare su un gruppo Under 13 e uno di minivolley, entrambi guidati dall’allenatrice Barbara Carnaccini».

Andrea Fantini

Andrea Fantini, giocatore e responsabile del settore volley dell’Atlas

Anche a livello sociale l’Atlas è molto attiva in ambito territoriale. «Stiamo creando una rete con le realtà che sono al nostro fianco per attuare delle agevolazioni a beneficio dei nostri associati. Per il secondo anno consecutivo, inoltre, collaboriamo con FabiOnlus, un’associazione che raccoglie fondi per la ricerca sulla Sla. Si tratta di una cosa su cui crediamo molto e, con l’aiuto del nostro main sponsor Conad Ville Unite San Zaccaria offriamo in occasione di tutte le gare casalinghe un aperitivo a buffet, il cui intero ricavato viene devoluto in beneficenza. A questo si aggiunge l’organizzazione del “Trofeo dell’Uva”, un’iniziativa legata in memoria dello scomparso Pietro Pezzi che quest’anno è andata molto bene e che speriamo possa durare nel tempo».
Il tutto attorno a un fiore all’occhiello rappresentato dalla formazione di Serie C. «La nostra prima squadra e i suoi risultati sono importanti perché ci danno un po’ di visibilità. Facciamo tutto in economia e in un momento storico così difficile, con tante società che scompaiono e i giovani che lasciano lo sport verso i 17-18 anni, siamo una realtà in controtendenza. In passato facevamo tanta fatica a trovare qualcuno che venisse a giocare da noi, mentre adesso in estate riceviamo numerose richieste, ma purtroppo non possiamo avere più di quattordici elementi in organico».

Incappata in un inatteso scivolone esterno a Faenza, l’Atlas occupa comunque la seconda posizione in classifica a un solo punto di distanza dalla capolista San Marino e promette battaglia fino alla fine. «I fattori chiave che ci hanno spinti a raggiungere questi risultati sono il vivere questo hobby come una famiglia e il fatto di comporre una squadra in cui possono giocare tutti, con un livello degli allenamenti altissimo ed equilibrato. Le prime tre classificate dei due gironi e la miglior quarta parteciperanno ai playoff e noi puntiamo a questo obiettivo. Ci permetterebbe di vivere una nuova esperienza e ogni traguardo successivo raggiunto sarebbe tanto di guadagnato».

Pur con i piedi di piombo, in casa bianco-verde si valuta anche la possibilità di compiere un eventuale salto in Serie B. «È ancora prematuro pensarci, ma non escludiamo nulla a priori. Abbiamo costruito in questi anni una realtà bella e solida e non vorremmo rovinare tutto facendo il passo più lungo della gamba. È ovvio che in tal caso dovremmo chiedere una mano a qualcuno più grande di noi, senza però farci “inglobare”. Prima comunque pensiamo a crescere in questa C e poi vedremo».
Anche per quanto riguarda le strutture a disposizione Fantini si ritiene soddisfatto. «L’amministrazione comunale ci sta venendo incontro e in previsione ci sono dei miglioramenti dell’impianto che riguarderanno le tribune, lo spogliatoio dell’arbitro e i servizi igienici per il pubblico. Questi interventi renderanno il palazzetto di San Pietro in Vincoli ancora più accogliente».

I 14 protagonisti in serie C con il Conad San Zaccaria Atlas Santo Stefano

Schiacciatori: Giacomo Silvagni (classe 1992), Andrea Fantini (1989), Alberto Dellacasa Bellingegni (1988), Michele D’Andria (1977); palleggiatori: Patrick Martini (1989), Riccardo Bussi (1991); centrali: Massimo Piadelli (1988), Nicola Casadei (1991), Fabio Garavini (1996); opposti: Samuele Taglioli (1994), Alberto Scarpellini (1992); centrale/opposto: Dario Mazzoni (1991); liberi: Filippo Monti (1992), Luca Gatti (1983).
Allenatore: Roberto De Marco; viceallenatori: Filippo Agatensi e Mirko Venturelli.

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