Ortopedia Spadoni, una storia lunga cinquant’anni Seguici su Telegram e resta aggiornato Ne parla il fondatore Gianfranco: «Un anniversario che non vuole essere solo un ricordo, ma un messaggio di prospettiva per il futuro, un impegno a mantenere saldi i nostri ideali: la professionalità, la competenza, l’attenzione al cliente» L’Ortopedia Spadoni compie nel 2025 il suo 50esimo anno di attività, celebrando una storia famigliare di impegno e crescita legata al tessuto stesso della città: «Una data da ricordare, che presenta una vita dedicata al settore» commenta Gianfranco Spadoni, fondatore e amministratore dell’ortopedia. L’attività, consolidata nel tempo e insignita di due medaglie d’oro per il progresso economico dalla Camera di Commercio di Ravenna, nasce nel 1975 dal sogno dei coniugi Spadoni, Giovanna e Gianfranco (all’epoca universitari) che, passeggiando per Firenze, si resero conto della quasi assoluta mancanza di sanitarie a Ravenna: «All’epoca, infatti, chi soffriva di problematiche ortopediche era portato a recarsi fuori città, in particolare all’istituto Rizzoli di Bologna. Noi abbiamo voluto offrire un’alternativa in provincia, con l’idea di affiancarci, in modo più modesto, alla storica istituzione bolognese» racconta Spadoni. È stata proprio la risposta a questa esigenza cittadina a valere all’Ortopedia la prima medaglia d’oro della Camera di Commercio, assegnata dopo “soli” dieci anni di attività, invece dei 25 normalmente richiesti. La seconda invece, consegnata anni dopo, ha voluto premiare la fedeltà al lavoro e il progresso economico dell’impresa. Il primo negozio fu inaugurato in via Giuseppe Pasolini, nel cuore della città, corredato presto dall’apertura di alcune succursali. La gestione dell’attività è sempre rientrata in una dimensione familiare, con Gianfranco e Giovanna alla guida dell’attività e Danilo Spadoni (fratello di Gianfranco) a occuparsi del laboratorio ortopedico. Nel ‘94 il trasferimento nella sede attuale, in Viale Alberti, con un restyling completo degli ambienti nel 2016 curato dall’architetto Elisa Bassi, capace di coniugare al meglio l’aspetto commerciale, operativo e produttivo dell’Ortopedia. «Gli ampi spazi di viale Alberti ci hanno permesso di accentrare tutte le succursali in un’unica sede, con un’importante area dedicata al laboratorio tecnico artigianale – commenta il fondatore -. Tra i motivi del trasferimento però ci fu anche e soprattutto la volontà di fornire un servizio migliore ai nostri clienti, spesso anziani o fragili, rinunciando alla centralità in favore dell’accessibilità, garantendo un ampio parcheggio e un accesso più funzionale». Oggi l’azienda guarda al cambio generazionale, con il consolidamento delle figure di Francesco e Ester Spadoni, figli di Gianfranco, che si occupano rispettivamente del laboratorio tecnico e dell’ambito commerciale dell’Ortopedia, mentre il padre ne gestisce l’aspetto amministrativo. «Questo cinquantesimo anniversario non vuole rappresentare solo il ricordo storico della nostra attività, ma anche un messaggio di prospettiva per il futuro che mantenga saldi i nostri ideali, come la professionalità, la competenza, l’attenzione al servizio e alla clientela – commenta Spadoni -. Inoltre, vuole essere un messaggio di speranza per i più giovani, come i miei figli, che devono confrontarsi con un futuro ormai sempre più incerto e variabile». Gianfranco Spadoni con i figli Francesco e Ester Guardando indietro, invece, è bello ricordare gli albori della professione, coerente nei valori con la dimensione attuale ma molto diversa nelle dinamiche: «Si è passati da un lavoro meramente artigianale, realizzato su misura da abili sarte e calzolai, a una procedura via via sempre più qualificata. All’attento lavoro manuale si è sostituito un bagaglio di conoscenze tecniche e tecnologiche, che ha portato con sé anche lati positivi, come una maggiore specializzazione della professione, accessibile oggi solo con una laurea dedicata – ricorda Gianfranco Spadoni -. Dal canto mio, posso dire di aver assistito a questi cambiamenti da un osservatorio privilegiato, con tre grandi esperienze che hanno rafforzato e caratterizzato la mia “vita da bottegaio”». Le prime sono il rapporto di collaborazione con l’istituto Rizzoli e la docenza nella scuola di ortopedia dell’Usl di Bologna: «Tre anni di specializzazione che univa l’aspetto teorico a quello pratico e che mi ha permesso di entrare in contatto con generazioni di giovani studenti e di stringere uno stretto rapporto tra la nostra azienda e le officine ortopediche Rizzoli, realtà a cui ci siamo ispirati proprio per la nostra attività» prosegue Spadoni. Infine, la lunga esperienza sindacale che ha accompagnato la carriera del tecnico ortopedico ravennate portandolo ai vertici di rappresentanza di categoria a livello regionale e nazionale: «Un impegno che ho sempre ritenuto necessario, nell’interesse e nella difesa della nostra professione. Ho sempre cercato di non guardare solo alle pareti della mia attività ma di fare rete, promuovendo la collaborazione tra strutture e professionisti anche nell’interesse medico e sociale del nostro lavoro, battendomi contro l’abusivismo e per il riconoscimento giuridico della categoria». Per quanto riguarda il rinnovo dell’approccio professionale invece, uno dei fiori all’occhiello dell’Ortopedia Spadoni è l’affiancamento della parte commerciale con dispositivi medici e sanitari, noleggio di ausili e apparecchi elettromedicali al laboratorio ortopedico artigianale, dotato di macchinari di ottimo livello e capace di unire le tecnologie più moderne all’arte del “saper fare” manuale, con risultati di grande rilievo. «Tirando le somme di questi cinquant’anni – conclude Gianfranco Spadoni -. penso di dover ringraziare innanzitutto la mia famiglia, perché tutto questo non sarebbe stato possibile senza di loro. A partire da mia moglie Giovanna, che è stata un pilastro per la mia vita e per la mia attività, mio fratello Danilo, un vero maestro tecnico-ortopedico, e i miei figli Ester e Francesco che mi accompagnano da vent’anni e che ora proseguiranno in questo cammino gestendo un avviato passaggio generazionale con lo sguardo rivolto al futuro e il cuore ancorato alla tradizione. Ci siamo sempre mossi in una cornice di valori incredibilmente seri, a livello deontologico e etico della professione, agendo sempre nel rispetto del paziente e promuovendo una sana collaborazione tra le istituzioni, la classe medica e le realtà di settore. Sono sicuro che questi valori verranno tramandati nel tempo con competenza e rigore». «I clienti sono sempre più giovani: la prevenzione è fondamentale» Ester Spadoni è la responsabile commerciale, specializzata anche in elastocompressione su misura: «Creiamo dispositivi unici» Ester Spadoni Ester Spadoni è la figlia più piccola di Gianfranco e l’ultima a essere entrata nell’attività di famiglia, 23 anni fa. Per lei è stata una scelta naturale? «Lo sognavo fin dall’infanzia: sono cresciuta all’interno dell’ortopedia, osservando i miei genitori dietro al bancone e il viavai della clientela. Da piccola giocavo a fare la commessa, sistemavo le scatole sui ripiani e aiutavo a vendere le scarpe, che erano la mia passione». Qual è il suo ruolo in azienda oggi? «Sono la responsabile dell’ambito commerciale dell’attività, un ruolo che mi permette di unire la conoscenza di tecniche e dispositivi maturata nel tempo alla cura e all’attenzione verso i clienti. È un lavoro che mi motiva e mi emoziona ogni giorno, anche dopo più di vent’anni. C’è sempre qualcosa di nuovo da imparare e ogni cliente è una sfida a sé, con caratteristiche e necessità uniche da comprendere e soddisfare». Oltre alla vendita e al noleggio di ausili paramedici e dispositivi elettromedicali, è specializzata in elastocompressione su misura, può raccontarci di più di questo settore? «Ho deciso di mettermi in gioco, con la collaborazione del tecnico ortopedico, frequentando corsi di specializzazione, e ciò che era una semplice iniziativa ha presto superato ogni aspettativa. Oggi sono molti i pazienti che, su prescrizione medica, si rivolgono al nostro centro per la fornitura di tutori elettrocompressivi dedicati. Dopo la visita specialistica prendiamo le misure del paziente, in modo da realizzare un dispositivo unico e creato su misura per adattarsi alla sua costituzione. È un settore dove è richiesto un aggiornamento continuo». Com’è cambiato questo lavoro negli anni? «Negli ultimi anni l’avvento dell’online ha danneggiato la professione. Spesso il cliente guarda al prezzo, convinto di risparmiare qualche spicciolo senza però prestare attenzione alla qualità dei dispositivi acquistati e alla loro adattabilità. La parte più importante del nostro lavoro di vendita sta nella corretta valutazione della corporatura e fisicità del paziente, che ci aiuta nella scelta di una taglia che difficilmente è “standard” come quella di un capo di abbigliamento. Non è poi da sottovalutare l’assistenza post vendita, che ci permette di regolare il tiro e seguire i progressi dei clienti da vicino». La clientela invece è cambiata? Al giorno d’oggi c’è maggiore consapevolezza? «Assolutamente sì, ci sono una maggiore conoscenza e una maggiore attenzione alla prevenzione. L’età media della clientela infatti si sposta gradualmente su una fascia di età sempre più giovane. Una volta l’ortopedia sanitaria era frequentata da persone generalmente anziane, ma oggi sono tanti i ragazzi che si rivolgono ai nostri servizi: sportivi in particolare, ma anche neogenitori che iniziano con pratiche correttive per la postura dei figli e giovani attenti alla prevenzione. Penso sia un bel messaggio per le nuove generazioni». Quali sono i sogni e le aspettative riguardo al futuro? «Sono una persona ottimista di mio e davanti a noi vedo un futuro roseo dove l’impegno continuerà a venire premiato, portando a ottimi risultati. Il mondo del lavoro è cambiato, tutto è più complesso, ma la nostra forza è quella di essere un’impresa famigliare, dove il confronto è snello e la presa di decisioni spesso unanime. Per quello che riguarda l’attività, la missione è sempre quella di conquistare la fiducia del cliente dimostrando serietà e competenza. Sono dell’idea che sia sempre meglio piuttosto perdere una vendita sull’immediato, se non necessaria, ma fidelizzando invece il cliente, grazie alla professionalità e al consiglio giusto per ogni situazione». Il laboratorio fa la differenza Francesco Spadoni: «Innovazione per risposte sempre più mirate» Francesco Spadoni (a destra) nel laboratorio A fare la differenza tra Ortopedie con laboratorio e Sanitarie è la possibilità di fornire dispositivi unici realizzati su misura, come plantari, protesi, calzature e busti ortopedici. È proprio questo ambito a mantenere vivo il legame con l’artigianato e con la tradizione della professione, unendo le competenze tecnologiche con l’abilità manuale. All’interno dell’Ortopedia Spadoni queste pratiche si svolgono nell’ampio laboratorio dedicato, il cui responsabile Francesco Spadoni – tecnico ortopedico e figlio maggiore di Gianfranco – lo frequenta dal lontano 1998. Quando ha deciso di seguire il padre nell’attività di famiglia? «Sono entrato a far parte dell’ortopedia di famiglia quasi per caso: dopo la maturità non sapevo ancora che strada prendere, così ho seguito il consiglio di mio padre e mi sono iscritto al corso di laurea in tecniche ortopediche. Come spesso accade, in quanto genitore, aveva individuato la strada giusta per me ancor prima che riuscissi a scorgerla io. Dopo tre anni ho iniziato a muovere i primi passi in ortopedia, affiancando mio zio Danilo, responsabile del laboratorio. Ho imparato il lavoro sul campo con umiltà, cercando di catturare ogni giorno nuovi particolari e trovare “ricette” che ho fatto mie nel tempo. Dal 2018, dopo il pensionamento di Danilo, occupo il ruolo di coordinatore del laboratorio, assistito dal tecnico Mario Dardi, giovane ma di buona esperienza: spero di restituirgli nel tempo almeno parte di quello che mi è stato insegnato». Com’è cambiato il lavoro di tecnico ortopedico negli ultimi decenni? «Negli anni il nostro lavoro è cambiato, grazie all’ingresso di tecnologie sempre più performanti e all’ausilio di materiali più innovativi. Queste innovazioni ci permettono di fornire risposte sempre più mirate al cliente, garantendo una maggiore soddisfazione. Nel 2016, a seguito della ristrutturazione dei locali, abbiamo riservato a queste tecnologie una sala chiamata “Sensor Lab” – dotata di pedane baropodometriche, tapis roulant baropodometrico, scanner 3D e telecamere ad alta velocità – e una sala dove analizzare i dati del paziente e costruire ortesi e plantari su misura. Si tratta di uno dei pochi mestieri dove l’ambito artigianale gioca ancora un ruolo fondamentale, dove tecnologia e artigianato si integrano per offrire i migliori risultati». Quali sono le missioni del professionista tecnico ortopedico al giorno d’oggi? «Credo che oggi il tecnico ortopedico abbia tra le sue missioni quella di far emergere la propria qualifica, il proprio ruolo e partecipare in modo attivo ai tavoli di discussione con le altre figure mediche e paramediche, in un’ottica di condivisione e trasversalità tra discipline sanitarie». Guardando a questo 50esimo anniversario, quali sono le riflessioni sul passato e il presente della professione? «Il settore è cambiato, questo è innegabile. L’avvento dell’e-commerce ha aperto una nuova forma di competizione globale, ma noi abbiamo ancora la fortuna di poter offrire una pratica manuale che nessun sito online potrà mai replicare. Il nostro settore nasce per abbinare un servizio a un prodotto. Il nostro punto di forza poi è la dimensione familiare. Noi da cinquant’anni mettiamo il nostro nome in quello che facciamo e credo che questo sia apprezzato dalla clientela». E per quanto riguarda il futuro invece? «L’idea è quella di mantenere saldi i principi che hanno impartito i miei genitori fin dagli albori dell’attività, continuando a offrire un servizio indispensabile alla città con la massima attenzione alla cura e al rispetto del cliente. Aver seguito la strada di nostro padre è sicuramente motivo di orgoglio, ma comporta anche un grosso senso di responsabilità: essere “figli d’arte” è un vantaggio ma allo stesso tempo ti porta a mantenere sempre un livello alto della prestazione professionale e a preservare la dote morale e etica del lavoro. In un futuro passaggio di consegne l’idea è quella di individuare una figura professionale per la direzione generale, mentre io e Ester manterremo i nostri ruolo di tecnico e responsabile commerciale. Vogliamo garantire ai nostri clienti una continuità e un volto amico da incontrare in ortopedia. Dopo quasi trent’anni di specializzazione da tecnico poi, mi sembrerebbe assurdo reinventarmi come amministratore». A completare il quadro dell’Ortopedia, oltre alla famiglia Spadoni, gli otto dipendenti dell’attività, alcuni dei quali membri dello staff fin dal loro primo giorno nel mondo del lavoro. «Io e Ester siamo entrati in azienda in punta di piedi, integrandoci gradualmente con un gruppo di lavoro che conosceva i nomi dei clienti a memoria, che ha sempre dimostrato grande professionalità e competenza. È anche grazie a loro e al rapporto di fiducia che sono riusciti a instaurare con la città e la clientela che questo cinquantesimo anniversario è diventato realtà». I servizi offerti dall’Ortopedia Spadoni • Consulenza dettagliata alla vendita • Esame baropodometrico computerizzato del piede e del passo (statico e dinamico) • Servizio Tecnico Ortopedico a domicilio o presso strutture socio-sanitarie e ospedaliere • Costruzione tutori elastocompressivi su misura per linfedema e lipedema • Consulenza e riparazione ausili con eventuale servizio a domicilio • Consegne a domicilio Noleggio di: • kinetec per mobilizzazione passiva del ginocchio; • letti elettrici e manuali; • sollevamalati; • sollevatori elettrici; • sponde universali per letti: • asta portaflebo; • deambulatori; • carrozzine pieghevoli; • stampelle (adulto – bambino); • magnetoterapia (accessorio materassino); • tens; • ultrasuoni; • bilancia digitale per neonati. Principali categorie merceologiche e prodotti trattati • Calzature su misura, calzature anatomiche riposanti, calzature per bambini, calzature predisposte al piantare • Calzature per piede diabetico, reumatico o con deformità • Plantari realizzati su misura (su calco gessato o su forma di serie, per piede diabetico, flebologici e riposanti, ad uso sportivo, per bambini, ecc.) • Collari, presidi e tutori ortopedici • Busti, corsetti, ausili per ernia, cinture post intervento • Segmenti in lana: dr. Gibaud • Articoli per gestanti, corsetteria pre e post parto • Protesi mammarie e reggiseno per protesi • Calze elastiche e tutori a compressione graduata: Flebysan, Medi, Venotrain, Sigvaris, ecc. • Ausili per favorire la mobilità, l’autonomia e per il bagno • Carrozzine e deambulatori • Sistemi antidecubito • Ausili per incontinenza: Tena • Ausili per la riabilitazione • Elettromedicali (tens, ultrasuoni, magnetoterapia, elettrostimolaton) • Misurapressione e aerosol Info: tel. 0544 406969 – www.ortopediaspadoni.it sanitaria@ortopediaspadoni.it – FB Ortopedia Spadoni Seguici su Telegram e resta aggiornato