Barolo 2004 di Serafino Enrico: gran nobiltà ma un po’ decaduta

Fondata verso la fine del 1800 oggi, la “Cantina Serafino Enrico”, appartiene al gruppo Campari che gestisce i venti ettari di vigneto distesi nelle colline del Roero a 400 metri di altitudine caratterizzate da terreni sabbiosi di medio impasto e con viti di oltre trent’anni di età.

Le altre uve provengono dal conferimento da parte di circa 80 coltivatori seguiti direttamente dall’azienda e situati nelle zone più vocate. Il “Barolo” ’04 al naso è lungo e profondo con un respiro composto da spezie, idrocarburi e sensazioni balsamiche. Poi si stempera tra momenti che ricordano il legno di cedro, la scatola di sigari, la frutta sottospirito e un floreale passito di viole e rose macerate. Di buona eleganza. Un po’ cupo e adombrato in certi momenti. Per essere un Barolo al palato è un po’ troppo semplice. Sbilanciato sul tannino tendenzialmente abrasivo e che secca immediatamente le fauci. Un po’ deludente per la categoria?.

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