La grillina Giulia Sarti si dimette da presidente della commissione Giustizia

Aveva denunciato l’ex fidanzato per i mancati rimborsi ma la procura ha archiviato e ora è lei a rischiare la denuncia

Giulia Sarti

Giulia Sarti in tv su La7

Come una corrente di risacca che la gente di mare dovrebbe conoscere bene, la deputata del Movimento 5 Stelle Giulia Sarti viene di nuovo travolta da rimborsopoli. La grillina, riminese ma eletta in un collegio che comprendeva anche Ravenna, si è dimessa da presidente della commissione Giustizia della Camera dei deputati e si è autosospesa dal Movimento 5 Stelle. Il tutto avviene ad un anno di distanza da quando, prima delle elezioni, le “Iene” scoperchiarono la questione dei mancati rimborsi da parte di alcuni deputati grillini nel fondo di microcredito nel quale da statuto avrebbero dovuto versare parte della diaria parlamentare. La Sarti sanò la sua posizione ma politicamente fu un periodo molto duro: si autosospese dal Movimento che poi la perdonò facendola rientrare nei ranghi.

Aveva fatto breccia nel M5S la difesa della deputata: si recò in questura per denunciare l’ex fidanzato, suo consulente informatico fino a qualche mese prima. Era lui – disse in sintesi – che gestiva i rimborsi e le spese della deputata a Roma. Da lì l’indagine per appropriazione indebita nei confronti del giovane che, da subito, non era sembrato molto preoccupato: «Ho il vizio di registrare tutto». Così ad un anno di distanza la procura di Rimini ha chiuso l’indagine chiedendo l’archiviazione: Sarti era al corrente, sostengono i sintesi i magistrati, dei mancati bonifici. E a dimostrarlo ci sarebbero alcune chat che stanno emergendo in queste ore in cui la deputata spiega, tra le altre cose, all’ex che lo dovrà denunciare per salvarsi la faccia, su suggerimento – dice in chat – di due esponenti di primo piano del Movimento 5 Stelle: Rocco Casalino e Ilaria Loquenzi.

Ora Sarti rischia a sua volta una denuncia da parte dell’ex. Ma la tempesta è, soprattutto, politica: Sarti si è dimessa da presidente della commissione Giustizia nella giornata di ieri ha inviato una nota in cui si legge:  “Annuncio le mie dimissioni da presidente della Commissione giustizia della Camera e, a tutela del M5S, mi autosospendo. Preciso che né Ilaria Loquenzi né Rocco Casalino mi hanno spinto a denunciare nessuno, ma si sono limitati a starmi vicino nell’affrontare una situazione personale e delicata”. Nel caso dovessero scattare le dimissioni da parlamentare, alla Camera andrebbe la faentina Francesca Savelli.

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