Tra non molto uscirà un bel film italiano dalle Giornate degli Autori di Venezia 2022: Spaccaossa del sicilianissimo Vincenzo Pirrotta, stimato attore e regista teatrale, con diverse interpretazioni anche nel cinema, tra cui Il traditore di Marco Bellocchio. Spaccaossa è il suo primo film come regista e attore protagonista, e racconta una storia che parte da una realtà cupa e sconvolgente.
Nel 2018 a Palermo venne scoperta una banda di spietati criminali che truffavano le assicurazioni simulando falsi incidenti stradali: ma affinché i risarcimenti fossero alti, la banda spaccava veramente le ossa o mutilava dita alle finte “vittime” consenzienti, per lo più poverissime persone pescate nelle situazioni più degradate di Palermo e che per guadagnare dei soldi accettavano di essere gravemente ferite. Un’organizzazione efficiente che contava assicuratori, medici, infermieri, e alla sua base appunto gli “spaccaossa” e le vittime. Una storia così forte ed emblematica da attirare l’attenzione di Luigi Lo Cascio, che in Spaccaossa ha un fondamentale ruolo da coprotagonista; di Daniele Ciprì, che firma la fotografia; e di Ficarra e Picone (sì, proprio loro, il duo comico) che scrivono il film insieme a Pirrotta, dimostrando grande bravura anche nel genere drammatico.
E veniamo al film. L’inizio mostra l’intero sistema in azione ed è degno dei migliori horror di tortura: in un magazzino in periferia, alcuni uomini riempiono con dei pesi una valigia, che viene poi scagliata dall’alto sul braccio di un uomo. Urla e dolore disumani. Ma la vittima è d’accordo…
Il protagonista Vincenzo (Pirrotta) è, nella gang, il “reclutatore” che cerca le persone disposte a farsi spaccare le ossa. Ma per Vincenzo stanno sorgendo problemi. Fa fatica a trovare nuovi “clienti”, ed è in conflitto con Macchinetta (Luigi Lo Cascio), una vecchia vittima che però vuole più soldi del pattuito per firmare i rimborsi assicurativi. Il ruolo di Vincenzo nell’organizzazione sta traballando, ha sempre meno introiti, e ha una madre anziana con cui vive e che deve assistere. In tutto questo, conosce la giovane tossicodipendente Luisa, sempre a caccia di crack, una ragazza fragile e sola. Sembra nascere un amore; lei si trasferisce a casa di lui, duro malavitoso ma anche eterno figlio legato alla madre. Solo che i soldi mancano, ci vuole qualcuno che si presti a farsi spaccare le ossa; ed è la madre che suggerisce a Vincenzo l’idea più semplice e crudele: chiedere a Luisa di essere la prossima “vittima” della prossima truffa…
Spaccaossa è un film semplice ma devastante, storia corale di disperati che si divorano a vicenda, che mutilano se stessi e le persone che amano pur di guadagnare qualcosa, un Ken Loach che sconfina nell’horror e nel nero buio dentro le anime umane.