domenica
15 Giugno 2025
Rubrica Controcinema

Un film italiano semplice ma devastante, un Ken Loach che sconfina nell’horror

Condividi

Spaccaossa Pirrotta

Tra non molto uscirà un bel film italiano dalle Giornate degli Autori di Venezia 2022: Spaccaossa del sicilianissimo Vincenzo Pirrotta, stimato attore e regista teatrale, con diverse interpretazioni anche nel cinema, tra cui Il traditore di Marco Bellocchio. Spaccaossa è il suo primo film come regista e attore protagonista, e racconta una storia che parte da una realtà cupa e sconvolgente.

Nel 2018 a Palermo venne scoperta una banda di spietati criminali che truffavano le assicurazioni simulando falsi incidenti stradali: ma affinché i risarcimenti fossero alti, la banda spaccava veramente le ossa o mutilava dita alle finte “vittime” consenzienti, per lo più poverissime persone pescate nelle situazioni più degradate di Palermo e che per guadagnare dei soldi accettavano di essere gravemente ferite. Un’organizzazione efficiente che contava assicuratori, medici, infermieri, e alla sua base appunto gli “spaccaossa” e le vittime. Una storia così forte ed emblematica da attirare l’attenzione di Luigi Lo Cascio, che in Spaccaossa ha un fondamentale ruolo da coprotagonista; di Daniele Ciprì, che firma la fotografia; e di Ficarra e Picone (sì, proprio loro, il duo comico) che scrivono il film insieme a Pirrotta, dimostrando grande bravura anche nel genere drammatico.

E veniamo al film. L’inizio mostra l’intero sistema in azione ed è degno dei migliori horror di tortura: in un magazzino in periferia, alcuni uomini riempiono con dei pesi una valigia, che viene poi scagliata dall’alto sul braccio di un uomo. Urla e dolore disumani. Ma la vittima è d’accordo…
Il protagonista Vincenzo (Pirrotta) è, nella gang, il “reclutatore” che cerca le persone disposte a farsi spaccare le ossa. Ma per Vincenzo stanno sorgendo problemi. Fa fatica a trovare nuovi “clienti”, ed è in conflitto con Macchinetta (Luigi Lo Cascio), una vecchia vittima che però vuole più soldi del pattuito per firmare i rimborsi assicurativi. Il ruolo di Vincenzo nell’organizzazione sta traballando, ha sempre meno introiti, e ha una madre anziana con cui vive e che deve assistere. In tutto questo, conosce la giovane tossicodipendente Luisa, sempre a caccia di crack, una ragazza fragile e sola. Sembra nascere un amore; lei si trasferisce a casa di lui, duro malavitoso ma anche eterno figlio legato alla madre. Solo che i soldi mancano, ci vuole qualcuno che si presti a farsi spaccare le ossa; ed è la madre che suggerisce a Vincenzo l’idea più semplice e crudele: chiedere a Luisa di essere la prossima “vittima” della prossima truffa…

Spaccaossa è un film semplice ma devastante, storia corale di disperati che si divorano a vicenda, che mutilano se stessi e le persone che amano pur di guadagnare qualcosa, un Ken Loach che sconfina nell’horror e nel nero buio dentro le anime umane.

Condividi
Contenuti promozionali

DENTRO IL MERCATO IMMOBILIARE

CASA PREMIUM

Spazio agli architetti

La casa di Anne

Il progetto di un'abitazione del centro di Ravenna a cura dello studio di Giovanni Mecozzi

Riviste Reclam

Vedi tutte le riviste ->

Chiudi