Che tenerezza il messaggio del sindaco ai cervesi

Fermare il vento con le mani o svuotare il mare con un secchiello o la metafora che preferite. Qualcosa che dia il senso dell’impresa titanica affrontata con un po’ di ingenuità. Così appare il sindaco di Cervia, Massimo Medri, quando chiede ai cittadini cervesi di non parlare sulle loro bacheche della paura del coronavirus per non danneggiare il turismo. Come se si potesse far credere che nel mondo globalizzato e interconnesso ai tempi di una pandemia mondiale esista un’isola felice, dove la malattia non è arrivata e dove gli abitanti sono sereni e tranquilli come sempre. E quell’isola naturalmente dovrebbe essere Cervia. Il messaggio di Medri è del 5 marzo. Oggi suona ancora più surreale. Auguri a tutti, davvero.

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