Gli ultras criticano la questura: «Ordinanze troppo restrittive allo stadio»

I tifosi: «Slalom infinito per potersi avvicinare al “Benelli” con mezzi propri, numerosi malumori di residenti, tifosi e commercianti per un divieto che copre un intervallo di tempo di quattro o cinque ore»

Dopo aver vinto la partita della rete di protezione tra curva e stadio, abbassata per favorire la visibilità del campo, ora gli ultras del Ravenna provano a giocarne un’altra: quella che riguarda viabilità e vendita di alcolici al “Benelli”. Destinataria delle critiche è la questura che, secondo quanto si può leggere nel profilo Fb ufficiale del gruppo Ultras Ravenna 1994, avrebbe secondo i tifosi esagerato con lo schieramento di forze dell’ordine. Nello specifico la curva parla della zona stadio assimilabile ad «una scena di guerra».

Ma non è solo questo a fare arrabbiare i tifosi: le molte ordinanze, in particolare quella di divieto di vendita di alcolici e un’altra relativa alla viabilità, non piacciono agli ultras. «Uno slalom infinito per potersi avvicinare allo stadio con mezzi propri, numerosi malumori di residenti, tifosi e commercianti per un divieto che copre un intervallo di tempo di complessive 4,5 ore». Provvedimenti ritenuti sproporzionati – si legge nel post – rispetto a quanto avviene in altre città con squadre che giocano anche in categorie superiori.

Il timore dei tifosi è che questi provvedimenti finiscano per allontanare i cittadini dallo stadio: «I vari motti #dobbiamoessercitutti, #tuttialbenelli o simili  cari alla nostra società vedranno luce solo col binocolo, considerato che tifosi, residenti o cittadini, più che avvicinarsi allo stadio e al club della propria città, stanno percependo tutto questo come una enorme seccatura da evitare come la peste».

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