Influenza, pronte in Romagna 220mila dosi di vaccino

È gratuito per le categorie a rischio. Oltre a medici e infermieri, sono invitati a vaccinarsi
anche forze dell’ordine, donatori di sangue, personale scolastico e dei trasporti pubblici

Influenza A LettoÈ partita il 28 ottobre la campagna di vaccinazione contro l’influenza stagionale. L’Ausl Romagna ha acquistato 220mila dosi di vaccino corrispondenti a 25mila in più di quelle che acquistate al termine della campagna 2018/19 (più 13 percento).
Principali destinatari dell’offerta del vaccino antinfluenzale sono i gruppi di popolazione più a rischio di complicanze, in particolare gli anziani di età pari o superiore a 65 anni, le persone di tutte le età affette da patologie croniche debilitanti e le donne gravide in qualsiasi periodo della gravidanza. Particolarmente importante è, inoltre, la vaccinazione degli operatori sanitari, in quanto è necessario che il personale addetto all’assistenza sia immune per evitare di trasmettere l’infezione ai pazienti e assicurare la presenza in servizio durante il periodo epidemico.
La vaccinazione viene raccomandata anche per categorie di soggetti che, pur non facenti parte di gruppi a rischio, sono comunque strategici per il Paese in quanto addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo: forze dell’ordine, donatori di sangue, personale scolastico e dei trasporti pubblici.
Per le categorie a rischio la somministrazione del vaccino è gratuita. Una sola dose di vaccino è sufficiente per i soggetti di tutte le età, con esclusione dei bambini mai vaccinati in precedenza, ai quali vengono raccomandate due dosi a distanza di quattro settimane.
Anche quest’anno, per la popolazione adulta, la vaccinazione sarà affidata ai medici di famiglia a cui ci si deve rivolgere per ogni informazione e per concordare le modalità di effettuazione. Le donne in gravidanza possono ottenere la vaccinazione, oltre che dal proprio medico, anche negli ambulatori di Igiene pubblica.
«Il vaccino antinfluenzale è sicuro, di provata efficacia e generalmente ben tollerato – spiega l’Ausl in una nota –. Gli effetti collaterali più comuni, anche se non frequenti, possono consistere in dolore di solito di lieve entità e/o arrossamento nel punto di iniezione. In rare occasioni possono manifestarsi leggero malessere generale, febbricola, dolori muscolari, nevralgie, di breve durata. I vaccini in uso non contengono mercurio o suoi derivati ed essendo costituiti da particelle virali frammentate e purificate non possono essere responsabili di trasmettere la malattia influenzale».
L’Ausl sta inviando ai cittadini appartenenti alle categorie a rischio (con più di 65 anni o affetti da patologie croniche) un sms per ricordare loro l’importanza della vaccinazione e invitarli a sfruttare questa opportunità rivolgendosi al proprio medico di famiglia.

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