Morbillo, campagna straordinaria di vaccini tra gli adulti: già inviate 250 lettere

Destinatari i nati tra il 1980 e il 1989. Nel Ravennate nel 2019 registrati 8 casi della malattia, nel Riminese un focolaio epidemico ha già coinvolto 36 persone. L’Ausl corre ai ripari

Dall’inizio del 2019 in provincia di Ravenna sono stati registrati otto casi di morbillo. La segnalazione è dell’Ausl Romagna. I casi apparentemente non sono correlati né fra di loro nè al focolaio epidemico di Rimini dove da dicembre scorso sono state coinvolte 36 persone. Alla luce di questo l’azienda sanitaria pubblica ha avviato una campagna straordinaria di chiamata attiva per la vaccinazione nelle persone adulte che, se non già vaccinate e se non immunizzate in altro modo, potranno recarsi presso gli ambulatori Ausl dei vari territori per vaccinarsi gratuitamente.

Negli ambiti territoriali di Forlì, Cesena e Ravenna, i Servizi stanno inviando una lettera di invito alle persone nate tra il 1980 e il 1989 (partendo dai nati nel 1989) per le quali non risulta in anagrafe vaccinale alcuna dose di vaccinazione antimorbillosa. La lettera conterrà un’illustrazione della malattia e delle sue complicanze e i vantaggi individuali e collettivi della vaccinazione nonché, ovviamente, le indicazioni pratiche per l’accesso tramite prenotazione Cup. Sono finora state inviate 650 lettere (250 a Ravenna, 200 a Forlì, 200 a Cesena).

A Rimini la situazione è diversa. Gli interventi di sanità pubblica messi in campo per il contenimento del focolaio «sono stati di efficacia limitata – scrive l’azienda sanitaria – a causa della bassa adesione dei contatti suscettibili alle misure di profilassi vaccinale post-esposizione, perché di convinzioni contrarie alle vaccinazioni, i cosiddetti no-vax, fattore che ha portato negli anni a creare ampie sacche di popolazione non protetta per questa malattia». In considerazione delle caratteristiche del focolaio epidemico tuttora attivo, nella provincia di Rimini le misure sono diverse e più ampie rispetto alle altre due province della Romagna. Il focolaio riguarda infatti prevalentemente soggetti tra i 17 e i 20 anni per cui gli inviti si rivolgeranno prioritariamente a queste fasce d’età. La Pediatria di Comunità, in aggiunta agli inviti già inviati a norma delle recenti leggi, sta inviando lettere di invito a tutti i minori non vaccinati, sia a coloro che, essendo ricompresi nelle età dell’obbligo, sono stati ripetutamente invitati ma sono tuttora inadempienti, sia ai ragazzi tra i 16 e i 18 anni, che sono usciti dall’obbligo vaccinale, per un numero complessivo di 3.663 lettere di invito i due terzi dei quali già spedite. Il Servizio Igiene Pubblica, che si occupa degli adulti, ha già inviato le prime 1.700 lettere a persone con età superiore ai 18 anni partendo dai nati nel 2001.

La vaccinazione, gratuita, è trivalente, cioè protegge contro morbillo, parotite e rosolia. Consiste in due dosi di vaccino inoculato per via intramuscolare, a distanza di almeno 4 settimane una dall’altra, e conferisce una protezione elevata e duratura nei confronti delle tre malattie. La pregressa immunità, naturale o vaccinale, per una o più di queste malattie non è una controindicazione alla vaccinazione.

L’Ausl ricorda che «il morbillo ha di norma un decorso più serio negli adulti rispetto ai bambini e la malattia si può accompagnare a complicanze quali otiti, polmoniti, laringotracheobronchiti ed encefaliti. Anche se molto raramente (un caso ogni centomila), a seguito dell’infezione morbillosa si può sviluppare, diversi anni dopo l’infezione, una panencefalite sclerosante subacuta come conseguenza tardiva della malattia, con un decorso molto serio».

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