Alvaro Ancisi (LpRa): «All’interno della Camera mortuaria secondo le nuove norme la può fare solo Azimut ma a caro prezzo. E’ illegittimo»
Il nuovo regolamento per Ancisi non migliora le cose. Nelle disposizioni si legge che il Comune si impegna ad “assistere ed informare i familiari dei defunti circa le attività obitoriali, predisponendo materiale informativo sulle tariffe applicate in esclusiva dal Gestore del Padiglione Necroscopico e riguardo alla possibilità che le attività di vestizione e tanatocosmesi possano essere svolte da terzi, a richiesta dei familiari, al di fuori del complesso del Padiglione Necroscopico”. Ciò significa «che la vestizione e il trattamento cosmetico delle salme portate alla camera mortuaria può farla solo il Comune, al suo prezzo» e, secondo Lista per Ravenna, «abusivamente». La famiglia «può farla in proprio o affidarsi ad un’impresa di sua fiducia, magari perché costa meno, solo se porta la salma a casa: come se la camera mortuaria non fosse un servizio pubblico. Vedremo se sarà così anche per i musulmani. Ma non è così nelle altre città, comprese tutte quelle della nostra stessa provincia, dove possono svolgere questo servizio nella camera mortuaria, all’orario prestabilito, le imprese incaricate dalle famiglie». Lista per Ravenna promette battaglia in consiglio, proponendo due emendamenti correttivi.