Vestizione defunti, LpRA attacca sul nuovo regolamento e sulla tariffa comunale

Alvaro Ancisi (LpRa): «All’interno della Camera mortuaria secondo le nuove norme la può fare solo Azimut ma a caro prezzo. E’ illegittimo»

Camera MortuariaNuovo accordo tra Comune di Ravenna e Ausl Romagna per la gestione della camera mortuaria. Lista per Ravenna apprezza alcune novità gestionali ma punta il dito contro il prezzo della vestizione della salma, fissato a 193,57 euro. Ad effettuarlo e Azimut Spa. Il capogruppo Alvaro Ancisi (LpRa) il 19 agosto sollevò già il problema spiegando che il Comune «non può imporre un proprio servizio a pagamento. Chi, escluse solo le ragioni sanitarie, può mettere le mani sul corpo di un proprio familiare deceduto è scelta che, investendo sensibilità umane, non necessariamente religiose, appartiene a tutta alla famiglia. Tanto è vero che il Comune di Ravenna consente gratuitamente ai musulmani che la vestizione di un proprio caro estinto sia effettuata direttamente dalla sua famiglia, obbligando però chiunque altro ad usufruire del servizio pubblico a pagamento. Ne discende che la famiglia deve anche poter scegliere di rivolgersi al settore privato, nel caso quello delle pompe funebri, del quale Azimut non può nemmeno far parte per legge».

Il nuovo regolamento per Ancisi non migliora le cose. Nelle disposizioni si legge che il Comune si impegna ad “assistere ed informare i familiari dei defunti circa le attività obitoriali, predisponendo materiale informativo sulle tariffe applicate in esclusiva dal Gestore del Padiglione Necroscopico e riguardo alla possibilità che le attività di vestizione e tanatocosmesi possano essere svolte da terzi, a richiesta dei familiari, al di fuori del complesso del Padiglione Necroscopico”.  Ciò significa «che la vestizione e il trattamento cosmetico delle salme portate alla camera mortuaria può farla solo il Comune, al suo prezzo» e, secondo Lista per Ravenna, «abusivamente».  La famiglia «può farla in proprio o affidarsi ad un’impresa di sua fiducia, magari perché costa meno, solo se porta la salma a casa: come se la camera mortuaria non fosse un servizio pubblico. Vedremo se sarà così anche per i musulmani. Ma non è così nelle altre città, comprese tutte quelle della nostra stessa provincia, dove possono svolgere questo servizio nella camera mortuaria, all’orario prestabilito, le imprese incaricate dalle famiglie». Lista per Ravenna promette battaglia in consiglio, proponendo due emendamenti correttivi.

 

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