Nuove misure decise dal Governo di Roma. La Regione chiede di estenderle anche alle sale di proiezione e di spettacoli culturali. Restano vietati gli eventi sportivi e di altra natura se non a porte chiuse
Fin qui la decisione generale disposta da Roma. Ma la Regione Emilia-Romagna fa sapere di aver chiesto al Governo, da cui arrivano le nuove disposizioni, di introdurre lo stesso principio della distanza di sicurezza anche per teatri e cinema. Si attende una risposta nelle prossime ore. Le informazioni sono state divulgate da Raffaele Donini, assessore regionale alla Sanità, in una conferenza stampa iniziata alle 17.30 di oggi, 29 febbraio.
Le nuove regolamentazioni sono contenuto in un decreto del presidente del Consiglio dei ministri (Dpcm) che riguarda l’intero territorio nazionale. I provvedimenti sono suddivisi su tre aree: i Comuni all’interno delle Zone rosse (10 in Lombardia e uno in Veneto), le tre Regioni maggiormente interessate: Lombardia, Veneto e Emilia-Romagna; tutte le altre Regioni. Le misure previste valgono dal 2 all’8 marzo e l’atto governativo viene adottato sentite le Regioni stesse.
A differenza di una settimana fa, non ci c’è quindi una nuova ordinanza del presidente della Regione, Stefano Bonaccini, come quella firmata insieme al ministro della Salute, Roberto Speranza, e valida fino a domenica 1 marzo. Ma, soprattutto, Il Dpcm viene assunto sentito il Comitato Tecnico Scientifico nazionale, da cui derivano le indicazioni contenute.