Il Consiglio di Stato in linea con il Tar: alle 14 famiglie spetta il 75 percento del valore del lavoro prestato nel cantiere nato da un bando pubblico e naufragato in un contenzioso in cui Palazzo Merlato è arrivato a chiedere i datti agli stessi cittadini
Il tribunale conferma anche l’annullamento delle penali comminate alla cooperativa a seguito della decadenza della concessione del diritto di superficie; confermato anche il rigetto della domanda del Comune di risarcimento danni.
«Dopo dieci anni di campagna di sensibilizzazione sul problema e di contenziosi promossi dalla Cooperativa – afferma Stefano Bandini, presidente di Mani Unite –, con l’assistenza dell’avvocato Danilo Montevecchi di Faenza, non solo sono emerse ed accertate in modo indiscutibile, ma vengono sanzionate in via definitiva, le responsabilità dell’ente territoriale nella mala gestio del progetto di autocostruzione, responsabilità che il Comune di Ravenna aveva sempre respinto. Si auspica quindi da parte dell’ente territoriale maggiore disponibilità a chiudere la vicenda in sede di ottemperanza alla sentenza del Tar, prendendo atto delle pronunce della giurisdizione amministrativa».