Filetto, il Tar dice che il Comune deve pagare la manodopera agli autocostruttori

Epilogo giudiziario per la complessa vicenda del cantiere in cui 14 famiglie lavorarono per realizzare i propri appartamenti

Autocostruttori 154401Il Comune di Ravenna dovrà rimborsare il 75 percento del valore della manodopera prestata (circa 21mila ore) dalle famiglie della cooperativa Mani Unite che prese parte al progetto di autocostruzione di 14 appartamenti a Filetto. Lo ha deciso il Tar dell’Emilia-Romagna. La sentenza ha anche riconosciuto l’annullamento delle penali comminate alla cooperativa a seguito della decadenza della concessione del diritto di superficie, respingendo la domanda del Comune di risarcimento danni. L’epilogo giudiziario arriva a distanza di otto anni dai fatti.

La cooperativa, con l’assistenza dell’avvocato Danilo Montevecchi di Faenza, aveva deciso di non mollare e di resistere alle accuse della pubblica amministrazione. Soddisfatto Stefano Bentini, presidente della coop: «Finalmente emergono e vengono sanzionate le responsabilità dell’ente territoriale nella mala gestio del progetto di autocostruzione, responsabilità che il Comune di Ravenna aveva sempre respinto, ascrivendole alla cooperativa, accusata  di aver recato un danno di tre milioni di euro, con  dichiarazioni riportate sulla stampa  nel corso degli anni».

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