Una sentenza del tribunale amministrativo regionale impone di riscrivere la graduatoria finale della gara da 870mila euro per la gestione degli uffici di accoglienza e informazione turistica
«C’è da rimanere esterrefatti nel leggere come Costantini non percepisca affatto la gravità dei rilievi che il Tar evidenzia nella sua recente sentenza contro il Comune di Ravenna – dice Veronica Verlicchi, consigliera comunale della Pigna –. L’illegittimità degli atti redatti dal servizio Turismo del nostro Comune é sentenziato proprio dal Tar, che impone alla nostra amministrazione di annullare tutti i suddetti atti». Secondo la lista di opposizione, su questa vicenda sono presenti anche aspetti che possono avere rilevanza penale e profili di danno erariale.
Nella gestione dell’appalto la Pigna a settembre aveva chiesto una seduta dedicata della commissione consiliare Turismo, insieme ai gruppi consiliare Lega-Salvini Premier, Fratelli d’Italia e Viva Ravenna. Seduta che fu impedita dal Partito Democratico. «Perché tutto questo ostracismo? Perché impedire ai consiglieri comunali di chiedere spiegazioni e chiarimenti a gara conclusa? C’era qualcosa da nascondere?».
La sentenza del tribunale regionale costerà alle casse del Comune 5.500 euro oltre Iva e oneri di legge, ai quali si aggiungono alcune decine di migliaia di euro per la proroga all’attuale gestore.