I Verdi querelano Martini (Unigrà) per diffamazione: «Accuse false per l’alluvione» Seguici su Telegram e resta aggiornato Uno dei soci del colosso agroalimentare di Conselice in una intervista attribuì alle forze politiche ambientaliste responsabilità per gli eventi che portarono alle rotture degli argini. Ora la denuncia: «Non accettiamo lezioni da chi gestisce attività che non fanno certo bene all’ambiente» La sede dell’Unigrà a Conselice durante l’alluvione I portavoce di Europa Verde in Emilia-Romagna, Silvia Zamboni e Paolo Galletti, hanno querelato per diffamazione Oliver Martini, socio del colosso agroalimentare Unigrà di Conselice (800 dipendenti e 1,2 miliardi di fatturato) e fratello dell’amministratore delegato Gianmaria Martini, per le dichiarazioni rilasciate in una intervista pubblicata da Il Resto del Carlino il 3 giugno scorso. Secondo i Verdi, le parole di Martini sono lesive della reputazione della forza politica perché attribuirebbero ai Verdi responsabilità per l’alluvione di maggio. La querela è stata depositata dall’avvocato Giacomo Foschini alla procura di Ravenna. Questo il virgolettato di Martini che non è piaciuto ai Verdi: «È ora di farla finita di dare la colpa al cambiamento climatico, non bastano più le affermazioni che sembrano delle scusanti. Servono dei fatti concreti, che frange della politica che hanno governato anche in Emilia-Romagna ostacolano in ogni modo. Penso ai Verdi e agli ambientalisti e ai provvedimenti legislativi che hanno imposto al governo della Regione. La vita di un istrice non può essere messa sullo stesso piano di quella di una persona. Se animali come quello appena citato, le nutrie, le volpi e i tassi fanno tane di quattro metri negli argini, che così quando arriva la piena esplodono, vanno estirpati, abbattuti. Oggi, in Emilia-Romagna, i fiumi sono delle bombe innescate». Zamboni e Galletti ritengono che Martini debba rispondere nelle sedi appropriate per aver detto falsità che non rientrano nella libertà di pensiero e di espressione: «Forse è bene ricordare a Martini che i Verdi in Emilia-Romagna sono tornati in assemblea legislativa nel 2020, dopo un’assenza di dieci anni, e non sono presenti nell’attuale giunta regionale. Dunque, non abbiamo alcun potere di veto, e non abbiamo mai avuto responsabilità di gestione del territorio e dell’ambiente in passato. Tanto meno abbiamo chiesto di non monitorare gli argini dei fiumi per evidenziare la presenza di eventuali tane». Per quanto riguarda il cambiamento climatico citato da Martini, non manca la frecciata dei Verdi: «Ricordiamo che Unigrà usa obsoleti motori diesel alimentati con olio di palma proveniente da piantagioni che stanno distruggendo le foreste primarie dell’Indonesia. Dunque, non accettiamo lezioni da Martini né da chi gestisce attività che non fanno certo bene all’ambiente». Total0 0 0 0 Forse può interessarti... A Faenza agevolazioni per gli alluvionati per la sosta in centro Ravegnana chiusa per un incidente: traffico in tilt Statale 16 Adriatica chiusa per 24 ore nel tratto di Cervia per togliere l'acqua Seguici su Telegram e resta aggiornato