Le Camere del Lavoro Cgil di Ravenna e di Forli-Cesena esprimono la loro vicinanza alla popolazione colpita dai recenti fenomeni alluvionali. «In questo momento è necessario evitare perdite di tempo nel definire i sostegni alla popolazione. Con l’apertura dello Stato di emergenza, chiediamo il ripristino e l’erogazione immediata dei contributi di sostegno e dei contributi per l’assistenza alloggiativa (Cis e i Cas) considerando che ci contano migliaia di persone colpite per cui un ristoro urgente diventa fondamentale. Non vorremmo rivedere gli errori di questo ultimo anno. Per questo, quando sentiamo da parte di esponenti del Governo innescare una polemica verso la Regione Emilia Romagna, per mancanze che sono della stessa struttura commissariale nazionale nominata dal Governo, diciamo che a questo teatrino non ci stiamo».
Secondo il sindacato, la Regione è stata infatti esautorata quando non è stato nominato Commissario il Presidente della Regione: «Una scelta oltretutto tardiva nei tempi che ha determinato la perdita di mesi preziosi, oltre che sbagliata determinando un modello di Commissario in smart working, con l’assenza di strutture nel territorio che potessero definire scelte e aiutare la popolazione» continuano dall’organizzazione sindacale.
Forte l’opposizione alla proposta del Governo di istituire u’assicurazione obbligatoria per le abitazioni private:
«Dopp aver promesso i rimborsi al 100% dal Governo, oggi ci sentiamo dire mentre stiamo ancora mettendo in sicurezza le persone, che la soluzione che si immagina è un’assicurazione privata obbligatoria per le abitazioni. Una scelta a cui ci opponiamo con forza, una scelta che è nei fatti l’ennesima privatizzazione di questo Governo, che arriva a privatizzare i risarcimenti dopo che non è stato in grado di mantenere le promesse. Una vergogna che serve solo a riempiere le tasche di banche e di assicurazioni, lasciando tutti gli oneri ai cittadini che già pagano le tasse, senza alcun ragionamento di progressività e di tutela verso i nuclei più fragili».
Alle operatrici e agli operatori del sistema pubblico di soccorso invece i sindacati esprimono un sentito ringraziamento, così come ai corpi statali intervenuti: «Vorremmo sottolineare che queste persone sono eroi tutto l’anno e che il miglior modo che avrebbe il Governo per ringraziarli, in qualità di datore di lavoro pubblico, è rinnovare i contratti nazionali del settore pubblico, erogando i giusti aumenti delle retribuzioni ferme in alcuni casi da anni».