A quattro giorni dalla terza alluvione in provincia di Ravenna in sedici mesi sono una decina i cantieri operativi per il ripristino delle zone colpite. Ruspe e operai lavorano anche di notte, utilizzando le torri faro. La protezione civile sta operando incessantemente con sigillature, interventi sulle rotture degli argini e tutte le attività necessarie per metterli in sicurezza.
Bagnacavallo
A Traversara l’acqua non fuoriesce più dalla rotta del fiume Lamone: nella giornata di ieri, 22 settembre, è stata completata la coronella che ha interrotto il flusso. Ora si sta procedendo con il consolidamento della riparazione e la ricostruzione del rilevato dell’argine. Opere in corso anche per sistemare le lesioni a monte, verso il confine tra Bagnacavallo e Russi (Ponte della Madrara). A valle di Traversara, fino a località Borghetto, in sinistra idraulica, è stato avviato ieri un altro cantiere per il ripristino degli argini dopo le lesioni causate dal maltempo (lato Villanova di Bagnacavallo).
Oggi partono due ulteriori cantieri: i lavori a Boncellino (lato Bagnacavallo, sinistra idraulica) per riprendere le lesioni causate dall’ultima piena sull’argine, rotto a maggio 2023; argine che questa volta però ha tenuto e non è crollato.
È in corso un’intensa attività di pulizia e sgombero. Nella notte sono intervenuti anche quattro mezzi di Hera per accelerare le operazioni di rimozione dei rifiuti. C’è ancora una zona critica dove, a causa di immobili pericolanti, per ragioni di sicurezza non è ancora possibile avviare gli interventi di pulizia.
Faenza
Oggi parte il ripristino delle lesioni arginali esterne sul Lamone, nella zona del Ponte della Castellina, a valle di Faenza. Domani si prevede invece l’avvio delle opere di sistemazione del muretto alla confluenza tra Marzeno Lamone sotto il Ponte Rosso di Faenza. Parte oggi l’intervento di ripristino dell’officiosità idraulica con la rimozione della vegetazione e del materiale fluitato, ripristino sponde, nel tratto collinare. Entro mercoledì 25 si dovrebbero esaurire le operazioni di pulizia delle zone urbane.
Cotignola
Sul Senio sono cinque i nuovi cantieri post alluvione. Dalla serata di sabato 21 settembre non esce più acqua dalla rotta in sinistra nei pressi di via Ponte Pietra, a valle della Chiusaccia: infatti si è conclusa la chiusura della coronella arginale. Le opere ora proseguono con la chiusura della rotta dell’argine con la posa di massi e terra. È inoltre già partita anche la ripresa delle lesioni degli argini nel tratto dell’abitato di Cotignola in seguito a erosioni, così come a monte di Castel Bolognese è già attivo un cantiere per riprendere le criticità nei pressi dell’abitato del capoluogo, sulla sponda sinistra.
Altre località
Altre due nuove opere al via oggi, sempre sul Senio: lavori lungo il fiume nel tratto ponte Autostrada-Ponte Chiusaccia per riprendere alcune lesioni o criticità sui rilevati e in golena, in modo da ripristinare l’officiosità idraulica a tutela dei territori di Faenza, Cotignola e Solarolo; sistemazione idraulica del corso d’acqua in destra e sinistra idraulica, da Alfonsine e nel tratto a monte del paese, sempre per riparare le criticità causate dal maltempo.
Fuori dalla provincia di Ravenna, sono terminati i lavori a Forlì per il primo ripristino della sagoma e della quota dell’argine rotto dal Montone in destra idraulica, ed entro oggi, 23 settembre, la Regione prevede di terminare anche quelli in sinistra. Infine, nel Bolognese, da subito è stato attivato il cantiere per la riparazione della rotta sull’Idice, estesa per cento metri, con quattro ditte al lavoro simultaneamente.
Complessivamente per i cantieri di somma urgenza c’è un investimento di circa 23 milioni di euro: 14,3 milioni interessano il territorio ravennate, 1 milione il forlivese-cesenate, 8 milioni e mezzo il bolognese. Utilizzate circa novemila tonnellate di massi ciclopici, mentre si sta cominciando ad attingere ai nuovi approvvigionamenti messi immediatamente in campo per far fronte all’emergenza.
L’assistenza alla popolazione
Gli evacuati sono circa 600, soprattutto cittadini di Traversara e in parte minore anche di Budrio, quasi tutti in assistenza autonoma. I cittadini assistiti dal sistema pubblico e dislocati nelle strutture di accoglienza sono 27.
Volontariato
Hanno operato sui territori le cinque colonne mobili regionali, le organizzazioni del volontariato nazionale e i volontari emiliano-romagnolo. In totale, circa 830 unità.
Vigili del fuoco
Dall’inizio dell’emergenza, nei territori colpiti i vigili del fuoco hanno realizzato 1.600 interventi di assistenza alla popolazione, attività di svuotamento da acqua e fango e di ricognizione “esperta” tra Faenza, Bagnacavallo, Traversara, Lugo e Cotignola. Continua intanto l’operatività della pompa ad alta capacità (50 metri cubi al minuto) che, tra Bagnacavallo e Glorie, sta lavorando per drenare acqua nelle campagne.
La situazione meteo
Per domani, martedì 24 settembre, è stata emessa un’allerta gialla per criticità idraulica nel bolognese (montagna, collina e pianura) e sull’alta e bassa collina e pianura romagnola (province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini). Non sono previsti fenomeni meteorologici significativi ai fini dell’allertamento. L’allerta sul settore centro-orientale è relativa a possibili incrementi dei livelli sui corsi d’acqua dove sono presenti fragilità degli argini, dovuti alle piogge del giorno precedente (oggi), e al proseguimento della difficoltà nello smaltimento delle acque esondate dai corsi d’acqua che gravano sulle zone di pianura e sul reticolo secondario di bonifica. Nelle zone montane e collinari non si escludono occasionali fenomeni franosi sui versanti, caratterizzati da condizioni idrogeologiche particolarmente fragili, in seguito alle precipitazioni dei giorni precedenti. La tendenza è all’attenuazione nelle successive 48 ore, da mercoledì 25 settembre.