mercoledì
18 Giugno 2025
Indagine

Un arresto a Faenza per il sequestro di un manager a Mosca: è ritenuto l’ideatore

A giugno Stefano Guidotti della società Siad fu rapito in Russia e liberato dopo 36 ore, adesso una svolta nelle indagini che porta al presunto organizzatore del rapimento per estorsione. La difesa: non è un criminale, doveva avere dei soldi

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Stefano GuidottiUn cittadino uzbeko di 44 anni è stato arrestato a Faenza stamani, 16 novembre, perché ritenuto l’ideatore del rapimento di Stefano Guidotti, manager del gruppo italiano Siad (produttore di gas tecnici industriali) che venne sequestrato a Mosca lo scorso 28 giugno per circa 36 ore, prima di essere liberato dalla polizia locale che arrestò i presunti rapitori, quattro uomini tra i 21 e i 36 anni.

Secondo l’ipotesi accusatoria, il 44enne uzbeko (con passaporto russo) è colui che ha organizzato e architettato l’intera operazione, gestendo in prima persona l’inizio della trattativa per la definizione del riscatto per il rilascio.

Con l’aiuto del centro operativo per la sicurezza cibernetica dell’Emilia-Romagna, gli investigatori avrebbero scoperto che il 44enne aveva effettuato la prima chiamata all’azienda di Guidotti per chiedere un riscatto, ancora non quantificato, dalla zona di Imola. E lì si era incontrato con un altro manager dell’azienda, che nel frattempo aveva contattato la polizia, convocato per trattare il riscatto. Il giorno dopo ci sarebbe dovuto essere un altro contatto, ma nel frattempo la polizia russa aveva già arrestato i sequestratori.

Secondo quanto si legge sulle testate nazionali, che riportano i contenuti di una conferenza stampa svoltasi stamani in procura a Bologna, il 44enne viveva nel Ravennate dall’inizio della guerra in Ucraina e in passato aveva lavorato come consulente per la stessa azienda di Guidotti. L’uomo ora si trova nel carcere di Ravenna, in attesa dell’interrogatorio di garanzia fissato per martedì 19 novembre. L’uomo è accusato di concorso in rapimento a scopo d’estorsione.

L’avvocato difensore sostiene che non sia un criminale che ha fatto un sequestro per soldi, ma ritiene probabile che il movente del sequestro sia la volontà di ricevere pagamenti non ancora saldati.

Guidotti, capo dell’ufficio di rappresentanza in Russia del gruppo Siad, era stato prelevato dal centro di Mosca e liberato dalle forze speciali russe il giorno successivo in una abitazione a 400 chilometri di distanza.

L’arresto è stato eseguito dal Raggruppamento operativo speciale (Ros) dei carabinieri e dal Servizio centrale operativo (Sco) della polizia, coordinati dalla Direzione distrettuale antimafia (Dda) di Bologna.

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