Un uomo di 44 anni è stato condannato dal tribunale di Ravenna a nove anni di reclusione al pagamento di 50mila euro come risarcimento danni per aver adescato la figlia minorenne di amici e averle fatto assumere marijuana e cocaina. Per convincere la ragazzina, l’uomo aveva messo in piedi uno stratagemma tramite i social network: aveva creato un account con cui si fingeva un ventenne milanese, una sorta di fidanzatino virtuale della ragazzina, e la esortava a provare nuove esperienze con l’uomo adulto.
La sentenza di condanna è stata pronunciata dal Collegio del tribunale presieduto dalla giudice Antonella Guidomei e, a latere, i giudici Piervittorio Farinella e Cosimo Pedullà. Accolta la richiesta del pm Raffaele Belvederi che per l’imputato aveva chiesto la stessa condanna. Il difensore del 44enne, l’avvocato Carlo Benini, ha invece sostenuto che l’uomo abbia agito affinché la minore denunciasse gli abusi subiti dal padre, per i quali quest’ultimo ha patteggiato la pena in un diverso procedimento. Avvocato della parte civile era Giovanni Scudellari. La notizia è riportata dai quotidiani locali, Resto del Carlino e Corriere Romagna, nell’edizione di oggi, 16 novembre. La vicenda si è innescata a settembre 2021 quando la madre notò i primi cambiamenti nell’adolescente.