Nel corso di un controllo al porto di Ravenna sono state sequestrate 21 tonnellate di tabacco lavorato nazionale, per un valore dichiarato di oltre 203mila euro. Il sequestro è arrivato al termine di un controllo – a cura dei funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli in collaborazione con i finanzieri del secondo Nucleo Operativo – su una partita destinata al Sudafrica di tabacchi dichiarati “greggi o non lavorati”.
I dubbi emersi durante il controllo doganale sono stati poi confermati dall’esito delle analisi effettuate su alcuni campioni, che ne ha confermato la “fumabilità” e con essa quindi l’obbligo di sottoporre il prodotto al regime fiscale delle accise.
L’amministratore delegato della società coinvolta è stato quindi deferito alla procura per le ipotesi di reato di “sottrazione aggravata al pagamento dell’accisa dei tabacchi lavorati” prevista dal testo unico delle accise, “falsità ideologica in atto pubblico” e “Responsabilità Amministrativa degli Enti”.
L’accertamento ha permesso il recupero di 907.540 euro di diritti evasi, di cui 743.886 euro di accisa e 163.654 euro di Iva afferente.