Sequestrati al porto 210 depuratori arrivati dalla Cina, potenzialmente pericolosi

Senza certificati di sicurezza e indicazioni sull’origine. Multata la società importatrice

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Il sequestro dei depuratori a opera di finanzieri e funzionari dell’Agenzia della Dogana

Sequestrato al porto di Ravenna un carico proveniente dalla Cina di 210 generatori di ozono (depuratori ambientali) potenzialmente pericolosi, in quanto privi della necessaria certificazione di conformità agli standard di sicurezza dell’Unione Europea. E con una documentazione senza indicazioni circa l’origine e le caratteristiche tecniche dei prodotti.

Il sequestro è stato realizzato dai finanzieri del comando provinciale di Ravenna insieme ai funzionari della locale Agenzia delle Dogane.

I prodotti sequestrati – sottolineano in una nota le Fiamme Gialle – “sarebbero stati immessi nel mercato locale senza alcuna garanzia circa il rispetto degli standard minimi di sicurezza in ordine all’utilizzo in bassa tensione ed alla compatibilità elettromagnetica del prodotto, così come previsto dalle normative europee di settore”.

La mancata chiara indicazione del produttore e della successiva filiera di importazione e commercializzazione sull’etichetta e sulla documentazione commerciale, avrebbe poi reso vana anche ogni eventuale azione tesa all’attivazione della garanzia sul corretto funzionamento degli apparecchi.

I finanzieri e i funzionari dell’Agenzia delle Dogane hanno anche contestato al destinatario della merce, una società emiliano-romagnola, la violazione delle disposizioni del Codice del Consumo che prevedono una sanzione amministrativa da un minimo di 516 ad un massimo di 25.823 euro.

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